La fidanzatina lo lascia, quindicenne si spara

Venerdì 18 Agosto 2017
CHIVASSO (TORINO) - Si è puntato contro il volto il fucile da caccia del padre e ha fatto fuoco. È morto così un quindicenne di San Benigno Canavese, piccolo centro a venti chilometri da Torino. Lo hanno ritrovato i famigliari ieri mattina, poco prima delle 9.
Il giovane si sarebbe sparato in nottata, nella mansarda all'ultimo piano della palazzina di tre piani che divideva con i genitori e quattro fratelli. L'arma, un fucile calibro 12, era regolarmente detenuta dal padre.
Inutili tutti i soccorsi: quando l'equipe medica del 118, atterrata con l'elicottero nelle vicinanze di casa, ha raggiunto il quindicenne, ha potuto soltanto constatarne il decesso.
Toccherà ai carabinieri della compagnia di Chivasso (Torino), incaricati di svolgere le indagini, fare piena luce sulle cause che hanno portato il giovane a togliersi la vita. Pare, tuttavia, che la causa del tragico gesto sia riconducibile a questioni sentimentali. Motivazioni, per il momento, solo presunte sulle quali sono in corso gli accertamenti dei carabinieri. «Era sereno, l'ho visto ieri sera per l'ultima volta - racconta un vicino di casa - era insieme ai famigliari, sembrava tutto assolutamente normale». Studente al primo anno di un liceo scientifico di Torino, il quindicenne, nel corso della nottata, ha invece maturato la decisione di farla finita. Nella mansarda i carabinieri hanno ritrovato un biglietto di una presunta fidanzatina che avrebbe palesato l'intenzione di interrompere la relazione e lasciare il giovane. Ma gli investigatori tendono a non ritenere sufficiente quel biglietto per giustificare un gesto così grave.
I carabinieri di Chivasso hanno sequestrato nell'abitazione 13 armi, tutte regolarmente detenute, dal momento che il papà è un cacciatore amatoriale. Le armi, infatti, risultano tutte registrate ad uso sportivo.

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