In seggiovia da solo baby-sciatore cade da 8 metri: è grave

Lunedì 3 Febbraio 2020
In seggiovia da solo baby-sciatore cade da 8 metri: è grave
L'INCIDENTE
BELLUNO Baby-sciatore di Roma cade dalla seggiovia ad Auronzo: ora è in Rianimazione. Il piccolo di 8 anni era entusiasta per la gara. Forse per questo ieri alle 8.45 è salito subito in seggiovia, da solo, senza attendere il gruppo che si stava componendo. Ma una ventina di metri dopo la partenza, per cause al vaglio dei carabinieri forestali, è precipitato di sotto. Un volo di 8 metri e poi l'impatto contro la neve dura, fortunatamente in un punto senza rocce. Chi ha visto la seggiovia ferma e poi l'eliambulanza arrivare ha subito pensato al peggio.
L'INCIDENTE
Il piccolo, classe 2011, doveva partecipare al gigante del Grand prix Lattebusche, che doveva disputarsi ieri. Il bambino romano fa parte dello Sci club 18 di Cortina d'Ampezzo, un sodalizio che conta iscritti da tutta Italia. Faceva parte di un gruppo di bimbi, che stavano salendo con i loro allenatori. Ma il gruppetto si stava ancora componendo e il bimbo è partito da solo. È stato fatto salire regolarmente visto che dall'ottavo anno compiuto i minori possono andare in seggiovia senza accompagnatori. Il baby-sciatore, come tutti gli altri ragazzini, aveva gli sci ai piedi e un pesante zaino. Avrebbe dovuto fare la prima seggiovia e poi una seconda salita per arrivare in cima all'Agudo e poi iniziare la gara. L'incidente non ha avuto testimoni quindi non si sa perché il bimbo sia precipitato: forse cercava di afferrare qualcosa e si era sporto troppo. L'unica certezza è che l'agente di servizio degli impianti della società Auronzo d'inverno srl aveva abbassato regolarmente la barra della seggiovia quadriposto, dove il baby-sciatore romano era seduto da solo. Quando è arrivato l'allarme per la caduta ha immediatamente fermato l'impianto, che è rimasto chiuso fino al termine dei soccorsi. Sul posto in pochi minuti è arrivato l'elicottero del Suem da Pieve di Cadore.
I SOCCORSI
Il bimbo era di sotto sulla neve, che in parte ha attutito il colpo. Respirava da solo, ma vista la gravità del politrauma è stato subito intubato. Doveva essere centralizzato a Treviso, ma c'era nebbia e quindi è stato elitrasportato all'ospedale di Bolzano. È in Rianimazione e lì sono accorsi genitori. «Siamo in apprensione - spiega il presidente degli impianti di Auronzo Fabio Da Vià - ma abbiamo avuto una telefonata rassicurante che ci dice che non sarebbe in pericolo di vita e questo mi conforta». Oltre a varie fratture, costole e femore, quello che preoccupa è una lesione al polmone, una frattura cranica, alla base della testa e la frattura del bacino.
GARA SOSPESA
I compagni di gara del piccolo sono rimasti un po' scossi e vista la situazione è stato deciso di annullare la gara Grand Prix Lattebusche. «Ci è parso doveroso sospendere la gara- sottolinea Federica Monti, presidente dello Sci club Auronzo, società organizzatrice -. Il Lattebusche è prima di tutto una festa e a nessuno pareva giusto gareggiare dopo quanto accaduto. Nei prossimi giorni cercheremo una data per il recupero. Ora la cosa importante è che il piccolo atleta si rimetta al più presto». Lo sci club 18 di Cortina non ha voluto rilasciare dichiarazione, rimandando al comunicato Fisi.
ALTRE EMERGENZE
La caduta dalla seggiovia non è stato l'unico incidente di ieri: un bimbo sempre di 8 anni di Mestre è caduto sulla pista Serpentina a San Vito di Cadore, finendo sulle reti di protezione. È stato soccorso dai poliziotti sciatori. È ricoverato in Ortopedia a Belluno con una gamba rotta.
IL PRECEDENTE
Sono trascorse solo poche settimane da quel 4 gennaio che ha visto svolgersi sulle piste di sci del Trentino, a Brentonico, un episodio per molti versi analogo a quello di Auronzo. Anche a Brentonico, sulla seggiovia che porta alle piste, viaggiava un bambino: un bambino veronese, di appena sei anni. Anche lui, ad un certo punto, è scivolato sotto la barra di sicurezza e sarebbe caduto nel vuoto se un medico trevigiano, Michele Pagliaro, non l'avesse afferrato per il bavero della tuta da sci, trattenendolo così, penzolante nel vuoto, e gridando aiuto, fino a che due maestri di sci, accortisi dell'emergenza, non si sono posizionati sotto la seggiovia. Solo allora il medico ha mollato la presa e il bimbo è precipitato da venti metri tra le braccia dei soccorritori.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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