Il mistero (macabro) delle zampe d'orso al ristorante cinese

Venerdì 13 Gennaio 2017
Il mistero (macabro) delle zampe d'orso al ristorante cinese
Zampe d'orso o piedi umani? È giallo su quanto mangiato da alcuni asiatici, il 28 novembre scorso, all'interno del ristorante cinese Yi Hia Ren di corso Stati Uniti a Padova. Un commerciante cinese, proveniente dalla Slovenia, ha consegnato allo chef del Bangladesh 2 zampe d'orso e gli ha chiesto di cucinarle per lui e i commensali. Il cuoco non si è tirato indietro, ha messo in pentola le zampe e le ha servite. Ma prima di farle portare in tavola ha fotografato la bizzarra pietanza e ha postato l'immagine nel suo profilo Facebook. Una foto piuttosto forte, dove in una bacinella di plastica di colore blu sono state adagiate le due zampe d'orso scuoiate. Ma guardandole il dubbio che si tratti di piedi è reale. L'immagine, a seguito di una segnalazione di un cliente italiano del locale, è arrivata ai carabinieri del Nas ed è stato fatto un controllo nel ristorante.
Gli uomini dell'Arma hanno trovato diverse irregolarità in cucina, come alcuni cibi scaduti, ma non hanno trovato traccia della carne d'orso. Così hanno sequestrato quella foto pubblicata dal cuoco e l'hanno consegnata al titolare delle indagini il sostituto procuratore Benedetto Roberti. L'immagine sarà ora analizzata da un consulente nominato dal pubblico ministero, per appurare se si tratta di zampe d'orso o di piedi.
Alcuni medici legali, a cui è stata mostrata la foto, hanno dichiarato che potrebbero essere veramente due piedi. Ma, del resto, alcuni veterinari hanno sottolineato che si tratterebbe di zampe di un plantigrado. Insomma, è giallo sulla pietanza servita al ristorante cinese. Acqua, spezie, verdure e poi cucinare con una fiamma vivace fino a quando rimane la carne stesa su un saporito sughetto. Ecco la ricetta per un perfetto piatto di zampe d'orso, così come è stata servita al Yi Hia Ren di corso Stati Uniti. Un segreto strappato con infinita pazienza a Lingli Zhu, titolare del ristorante, poco soddisfatta della pubblicità derivata dalla notizia circa i manicaretti preparati nella sua cucina. La donna, 47 anni e da 18 anni in Italia, ha cercato di giustificarsi. «Ho lavorato duro nella mia vita - ha raccontato in lacrime - prima in un centro grossisti, poi in un ristorante in centro e adesso qui nel mio locale. Quell'uomo mi ha spiegato che erano zampe d'orso comprate in Slovenia, dove è lecito uccidere e mangiare questi animali. Ma anche da noi come in Italia - ha proseguito la ristoratrice asiatica - è un animale protetto. Se scoprono che hai carne d'orso in cucina ti arrestano subito e finisci in galera. Anche per questo non sapevo come cucinarlo». Disperata ha proseguito: «È successo solo quella sera, ma questa storia ci ha rovinato. Ho un figlio in Cina di 8 anni. Già adesso facciamo fatica a tirare avanti, la crisi morde, e ieri abbiamo avuto solo 5 clienti».
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