Fincantieri in pole position per i cantieri di Saint-Nazaire

Martedì 17 Gennaio 2017
Fincantieri in pole position per i cantieri di Saint-Nazaire
Fusione allo specchio: Luxottica, leader mondiale nelle montature, si fonderà entro l'anno con la francese Essilor, numero uno delle lenti oftalmiche. Nascerà un colosso europeo leader nell'intera filiera dell'occhialeria, con un fatturato da 15 miliardi (in un mercato da 95) e una capitalizzazione di quasi 50 miliardi. Il nuovo gruppo si chiamerà EssilorLuxottica, avrà sede in Francia, sarà una holding quotata a Parigi e forse a New York e controllerà le due società operative che resteranno indipendenti. Fino a 600 milioni le sinergie attese nel medio termine dall'accordo.Rothschild e Citigroup sono stati advisor di Essilor, Mediobanca di Luxottica
Su Luxottica sarà lanciata un'offerta di scambio, con l'obiettivo di abbandonare il listino milanese e Wall Street, alle stesse condizioni a cui Leonardo Del Vecchio consegnerà ai francesi il suo oltre 61% posseduto tramite Delfin. Un passaggio che permetterà all'imprenditore bellunese, 81 anni, di diventare primo azionista del neonato gruppo con una quota tra il 31% e il 38%, nonché presidente esecutivo e amministratore delegato. «La rinuncia alla quotazione in Italia era necessaria per fare sì che il primo socio del gruppo fosse italiano», dice una fonte che ha seguito l'operazione.
Al fianco di Del Vecchio, con gli stessi poteri, ci sarà l'attuale presidente e numero uno operativo (Ceo) di Essilor, Hubert Sagnieres, 61 anni, che avrà il ruolo di vicepresidente esecutivo e vice Ceo. Ma, assicurano i due manager, non ci saranno problemi di co-gestione perchè i valori e la visione sono gli stessi. Il secondo azionista di Essilor Luxottica, un'associazione di dipendenti del gruppo francese, avrà appena il 4%. Essilor è oggi quotata solo a Parigi, mentre Luxottica, che resterà quotata o meno a Milano a seconda dell'esito dell'offerta di scambio che lanceranno i francesi (target 90%), è trattata anche alla borsa di New York. I prossimi passaggi dovrebbero essere il via libera delle varie autorità antitrust («Siamo fiduciosi, non è una fusione tra operatori dello stesso settore» sostiene una fonte), il sì dei soci Essilor all'accordo e la concessione a Delfin da parte dell'Amf (la Consob francese) di non lanciare un'Opa obbligatoria su Essilor. Non è previsto diritto di recesso in contanti per i soci Luxottica. Il concambio con cui Delfin apporterà la sua quota, pari a 0,461 azioni Essilor per ogni azione Luxottica, sarà lo stesso a cui Essilor lancerà l'offerta obbligatoria sul resto del capitale. Se le adesioni non arriveranno al 90%, Luxottica resterà quotata.
Davanti a un mercato che secondo gli analisti, crescerà del 2-4% l'anno e che per i manager delle due aziende potrebbe arrivare a coinvolgere 2,5 miliardi di persone potenzialmente interessate a un paio di occhiali da vista, EssilorLuxottica si presenta un debito netto di 3,1 miliardi, più di 140.000 dipendenti e una presenza in oltre 150 paesi. «Con questa operazione dice Del Vecchio che lavora all'alleanza da 4 anni e sarà il primo azionista con una quota tra il 31 e il 38% con la holding Delfin si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell'ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta ma solo ora sono maturate le condizioni che l'hanno resa possibile. Finalmente, dopo 50 anni di attesa, due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto. Continueremo ad investire in Italia e in Francia sviluppando le nostre eccellenze, così come integreremo e potenzieremo le nostre organizzazioni a livello internazionale», conclude Del Vecchio.
«Il nostro progetto ha una motivazione semplice: rispondere meglio ai bisogni di correzione e protezione della vista di una immensa popolazione globale unendo due grandi società, una dedicata alle lenti, l'altra alle montature», ha detto Sagnieres, aggiungendo: «Questo è un primo grande passo». Un approccio che, insieme alle previste sinergie e al grande distacco dai concorrenti (il retail olandese GrandVision e l'italiana Safilo hanno chiuso il 2015 con 3,2 e 1,3 miliardi di ricavi) giustifica, secondo gli esperti, il 5% di sconto per il gruppo bellunese a cui è stato chiuso l'affare rispetto alla chiusura di venerdì. Tanto è vero che i titoli hanno chiuso in forte rialzo: Luxottica + 8,25% a 53,65 euro. A Parigi Essilor è cresciuta dell'11,85%.
M.Cr.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci