Ferì l'escursionista: uccisa l'orsa Kj2

Lunedì 14 Agosto 2017
Ferì l'escursionista: uccisa l'orsa Kj2
Uomini e animali, un rapporto sempre più complicato. Sabato sera la vicenda di un'altra orsa del Trentino si è conclusa in maniera tragica. Verso le 19, i Forestali della Provincia di Trento hanno abbattuto a fucilate l'orsa KJ2, che il 23 luglio aveva attaccato e ferito Angelo Metlicovez, un idraulico della zona, tra i laghi di Lamar e Terlago. L'ordine di uccidere è arrivato al Corpo Forestale provinciale da Ugo Rossi, il presidente della Provincia Autonoma di Trento, che poi si è assunto le responsabilità della decisione. «Il progetto-orso è importante, ma prevede azioni per garantire la sicurezza delle persone. L'orsa abbattuta, identificata grazie al radiocollare e al Dna, aveva una pericolosità eccessiva. I suoi cuccioli stanno bene». Tre anni fa, ad agosto, era stata uccisa l'orsa Daniza, protagonista di un altro incontro con l'uomo nei boschi di Pinzolo. Quella volta i Forestali hanno tentato di catturarla, ma spararono sparato una dose eccessiva di sonnifero, che si è rivelata letale.
Le polemiche furono molte e anche ieri il dibattito- uccidere sì o no l'orsa - è divampato a livello locale e nazionale. Maurizio Fugatti, consigliere provinciale della Lega Nord, ha auspicato «interventi energici» per «contenere gli orsi del Trentino». Michela Vittoria Brambilla, parlamentare di Forza Italia e presidente del Movimento Animalista, ha parlato di prepotenza e crudeltà», e di una «guerra all'orsa KJ2». Per Dante Caserta, vice-presidente del WWF, l'orsa «ha pagato con la vita degli errori umani», ed è stata abbattuta «per motivi politici, nel weekend di Ferragosto, quando l'attenzione mediatica è al minimo».
L'uccisione di K2J, come quella di Daniza, getta una luce sinistra su una delle operazioni meglio riuscite della storia della fauna italiana. Tra il 1999 e il 2001 infatti la Provincia di Trento, con il contributo dell'Unione Europea, ha liberato tra l'Adamello e il Brenta dieci orsi catturati in Slovenia. Una operazione criticata dai vicini (Alto Adige, Tirolo austriaco, cantone svizzero dei Grigioni), che ha ricreato però in Trentino una popolazione di circa 50 plantigradi. Non senza problemi. Un'orsa è finita sotto a un Tir, un'altra è entrata in una pizzeria sul Garda, i primi orsi a sconfinare in Baviera e in Svizzera sono stati abbattuti a fucilate. Nel 2007 Jurka, considerata troppo vivace, è stata catturata. Poi sono arrivate Daniza e K2J.
C'è da dire poi che negli ultimi decenni, l'Italia degli animali è cambiata. I lupi, perseguitati ancora nel dopoguerra, sono stati messi in salvo grazie a una politica di protezione nazionale ma ovviamente si sono moltiplicati in buona parte della Penisola. Cervi, camosci e caprioli, ancora cacciati sulle Alpi, hanno aumentato la popolazione un po' ovunque.
Se l'orsa era davvero pericolosa, allora toglierla dalla circolazione era inevitabile, magari con del sonnifero (in dose corretta) invece che con i fucili. Il 1 agosto Claudio Groff, responsabile del programma-orso del Trentino, ha dichiarato a Rai Scienza che l'orsa K2J era stata provocata dai cani. Questa parte della storia negli ultimi comunicati è sparita. Ci piacerebbe sapere che i Forestali del Trentino, e il governo della Provincia autonoma, reprimono i comportamenti sbagliati dell'uomo con la stessa solerzia dei loro colleghi di Yellowstone.
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