Due tedeschi presi di notte l'australiano in pieno giorno: «Non sapevamo dei divieti»

Domenica 13 Agosto 2017
Due tedeschi presi di notte l'australiano in pieno giorno: «Non sapevamo dei divieti»
Prime stangate ai turisti che hanno preso Venezia per una spiaggia e i suoi canali per delle piscine in cui tuffarsi a tutte le ore del giorno. Due gli episodi che hanno visto questura e polizia locale elevare due multe da 450 euro ciascuna e, in un terzo caso, da 250 euro. I protagonisti sono tutti giovani stranieri.
La prima stangata a due ragazzi tedeschi di 18 e 19 anni che la notte scorsa avevano deciso di rinfrescarsi in uno dei canali adiacenti piazza San Marco. Nel secondo caso, molto più eclatante perché avvenuto in pieno giorno e in Canal Grande, i protagonisti sono due ventenni australiani che hanno avuto la malsana idea di fare il bagno davanti Ca' Vendramin Calergi, palazzo storico sede del Casinò municipale. Si tratta della prime multe elevate dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamento comunale voluto dal sindaco Luigi Brugnaro per limitare i comportamenti oltraggiosi e indecorosi in città dopo i continui episodi di atti osceni, bivacchi notturni, imbrattamenti, pic nic sui monumenti immortalati e diffusi in rete soprattutto sui social network.
La prima multa da 450 euro è scattata appunto ai danni un turista tedesco 18enne sorpreso da una Volante lagunare della questura mentre usciva in mutande dall'acqua di un canale dietro San Marco. Per il suo compagno d'avventura la multa è stata solo di 250 euro perché, malgrado il desiderio di tuffarsi, era in mutande ma non era ancora entrato in acqua. «Volevamo rinfrescarci e non sapevamo del divieto» le loro giustificazioni che non hanno evitato la sanzione.
Ieri mattina, invece, un tassista non credeva ai propri occhi quando ha visto un giovane nuotare pochi metri davanti a lui in pieno Canal Grande dopo essersi tuffato dalla riva che si affaccia alla fine della Calle del Megio incurante del pericolo, visto il traffico acqueo presente a quell'ora. La prima cosa che ha fatto il tassista non è stata scattare foto e metterla sui social, ma chiamare il 113. In pochi minuti sul posto è così giunta una pattuglia delle Volanti e subito dopo una seconda della Polizia locale con a bordo anche l'assessore comunale alla mobilità Renato Boraso. «Erano in due, entrambi ventenni, di Sidney racconta Solo uno si è tuffato e per lui è scattata la multa. Ridevano, per loro è stato uno scherzo, un divertimento. Gli abbiamo chiesto se sapevano del divieto ed hanno risposto che in Australia si può fare il bagno dove si vuole».
Quando l'agente delle Volanti ha fatto capire che la bravata sarebbe costata 450 euro ai due australiani è passata la voglia di ridere ed hanno cercato di scusarsi. Entrambi avevano passato la notte in un B&B. «Ho chiamato al cellulare lo stesso B&B dei due turisti ed ha risposto un operatore che non parlava bene l'italiano aggiunge lo stesso assessore Ho spiegato che devono impegnarsi anche loro ad informare i clienti/ospiti dei divieti. E di questo ne parlerò al sindaco: bisogna intervenire anche sulle strutture ricettive. E poi con il traffico e i tantissimi mezzi che circolano in Canal Grande di giorno il giovane australiano ha rischiato veramente di farsi male. Basta poco perché l'elica di un taxi o di un natante possa colpirti. Comunque vige il divieto. A casa loro facciano quel che credono. Qui non si nuota nei canali. Informeremo di quanto accertato anche il consolato australiano».
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