Dall'Anac le nuove regole per il mondo degli atenei

Martedì 26 Settembre 2017
LA POLEMICA
ROMA Che quello dell'Università sia un mondo a tratti opaco, lo conferma il fatto che proprio a questo settore l'Anac ha deciso di dedicare un focus dell'aggiornamento 2017 del piano nazionale anticorruzione. La fase di consultazione pubblica, che consente a enti, associazioni, privati cittadini di inviare osservazioni, si è chiusa il 15 settembre: prossimamente il documento con le indicazioni che la pubblica amministrazione è tenuta a osservare, sarà emanato dall'Autorità anticorruzione e per la prima volta conterrà una sezione dedicata alle istituzioni universitarie. «Vogliamo concludere assolutamente entro ottobre», afferma la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, decisa, inoltre, ad «andare fino in fondo» sulla vicenda dei concorsi truccati. Il ministero sta lavorando insieme all'Anac per approntare una sorta di codice di comportamento.
I CRITERI
Nell'ambito del piano verranno sondati alcuni aspetti chiave: valutazione e finanziamento dei progetti di ricerca; processo di accreditamento delle sedi e dei corsi di studio; reclutamento dei professori; conflitti di interesse; scarsa trasparenza dei criteri e delle procedure di valutazione. Il deficit di trasparenza nell'università emerge anche da un altro dato. Nel 2016 l'Anac ha condotto un controllo su 32 atenei statali, concentrandosi poi su tre centri in cui erano emerse maggiori criticità. La vigilanza si è conclusa con la notifica, tra l'11 e il 12 settembre, di 21 provvedimenti sanzionatori tutti relativi al Politecnico di Bari per mancata o tardiva dichiarazione reddituale.
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