Convalida del fermo e arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Domenico

Martedì 27 Giugno 2017
Convalida del fermo e arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Domenico Diele, anche se ieri notte, vista la mancanza degli strumenti di controllo a distanza, l'attore 32enne è rimasto in carcere. È quanto disposto dal gip del tribunale di Salerno Fabio Zunica al termine di una lunga camera di consiglio. Il sostituto procuratore Elena Cosentino, titolare dell'inchiesta sulla morte di Ilaria Dilillo, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere perché recidivo. Oltre all'omicidio stradale, a carico di Diele altre contestazioni: l'essersi messo alla guida della sua Audi senza patente, perché ritirata, e l'aver condotto una vettura la cui assicurazione era scaduta da pochi giorni. Reato, questo, che potrà essere estinto con il pagamento della stessa essendo ancora possibile farlo nei termini previsti.
Un provvedimento verso il quale la famiglia di Ilaria, rappresentata dal padre e dal fratello, potrebbe fare appello con il proprio legale, l'avvocato Michele Tedesco. «Appena avremo accesso al fascicolo, lo studieremo con attenzione - commenta l'avvocato Tedesco - anche perché c'è da capire esattamente la dinamica, la velocità alla quale viaggiava Diele e soprattutto quanto tempo prima di mettersi alla guida avrebbe assunto la sostanza stupefacente».
È stata una udienza lunga ed emotivamente forte. Il giovane attore non ha fatto altro che ripetere al gip le stesse cose già raccontate alla polizia esprimendo la propria volontà di chiedere scusa al padre di Ilaria. Ha spiegato di essersi distratto, ha parlato di una «tragica fatalità» e ha detto di non ricordare se stava cercando di sbloccare un tasto del suo cellulare per fare una telefonata oppure se stava cambiando la stazione dell'autoradio. Insomma, ha spiegato di aver abbassato gli occhi per una frazione di secondo e poi di aver sentito il violento impatto. Ha quindi raccontato di essere andato in Calabria per partecipare al matrimonio della cugina e ha ammesso di aver violato la legge guidando l'auto anche non potendo ma solo per fare contenta la sua parente. Sull'uso della droga è stato molto evasivo: ha più volte detto che «non c'entra con l'incidente».
Quella di ieri per Domenico Diele è stata una giornata intensa segnata da una serie di colloqui all'interno del carcere di Fuorni con gli operatori, lo psicologo, il direttore Stefano Martone. Ma è stata anche la giornata in cui ha rivisto il fratello, avvocato civilista, e i genitori che gli hanno portato due borsoni con i suoi effetti personali. Diele, che probabilmente quest'oggi potrebbe essere già a Roma, sarà domiciliato a casa dei genitori e non nella sua abitazione. C'è voluta un'intera giornata per trovare il braccialetto da assegnare a Diele e tararlo secondo quelle che sono le prescrizioni stabilite dal magistrato e il contesto territoriale dove dovrà essere utilizzato.
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