Condannati i ladri dei capolavori di Castelvecchio Pene per 31 anni, ma le tele sono sempre in Ucraina

Martedì 6 Dicembre 2016
Condannati i ladri dei capolavori di Castelvecchio Pene per 31 anni, ma le tele sono sempre in Ucraina
Condanne a 31 anni di carcere ieri a Verona per i quattro imputati ancora alla sbarra per la rapina al museo di Castelvecchio: 10 anni e 8 mesi alla guardia giurata fedifraga Pasquale Silvestri Ricciardi, 10 anni suo fratello gemello Francesco, 6 anni, alla moldava Svitlana Tkachuk compagna di Pasquale e 5 anni per il connazionale di quest'ultima Victor Potinga. Intanto, i quadri, 17 capolavori del Tintoretto come di Rubens, Mantegna e Pisanello, ritrovati tra l'Ucraina e la Moldova dalla Polizia di frontiera ucraina il 6 maggio scorso, sono ancora oggi nella mani della autorità dell'ex stato sovietico. Nonostante le promesse di Renzi che aveva assicurato di riportarli a Verona entro novembre e nonostante, oggi, le assicurazioni dell'ambasciatore Ucraino, che li ha promessi invece per dicembre. Riportati dal leader Petro Poroshenko in persona. Ma Poroshenko stesso, oggi, è indagato dalla Procura a Verona che ha aperto un fascicolo nei suoi confronti per appropriazione indebita dopo la denuncia presentata ai metà novembre dall'avvocato veronese Guariente Guarienti.
Ieri, in Tribunale a Verona, il giudice per le indagini preliminari Luciano Gorra ha praticamente accolto le richieste del pubblico ministero Gennaro Ottaviano condannando a oltre 31 anni i quattro imputati, dopo che il 19 novembre hanno patteggiato la condanna: il bresciano Denis Damaschin a 3 anni e 4 mesi e il moldavo Anatolie Burlac a 1 anno e otto mesi.
Le 17 opere d'arte erano state trafugate la sera del 18 novembre 2015 dal Museo Civico di Castelvecchio, con i ladri che erano entrati superando l'allarme grazie alla complicità della guardia giurata, sequestrando la bigliettaia e fuggendo anche con la sua auto, parcheggiata proprio all'interno del museo e con il serbatoio pieno. Vettura che venne ritrovata vicino all'aeroporto di Montichiari, nel Bresciano, facendo presumere che i quadri in Ucraina siano arrivati via aereo.
«Prendiamo atto, con soddisfazione, che le condanne inflitte agli autori della rapina sono esemplari e ci auguriamo vengano confermate anche negli eventuali successivi gradi di giudizio - è stato il commento del sindaco di Verona, Flavio Tosi -. Quello che è stato compiuto al Museo di Castelvecchio è stato un reato molto grave, non solo per il valore e l'importanza delle opere sottratte ma, soprattutto, in considerazione dell'azione malavitosa commessa: una rapina a mano armata con sequestro di persona».
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