Bloccata in Piemonte Il marito è morto in Siria in un campo d'addestramento

Domenica 25 Giugno 2017
Bloccata in Piemonte Il marito è morto in Siria in un campo d'addestramento
È cambiata dopo il suo matrimonio. Lara Bombonati, 26 anni, la studentessa arrestata giovedì per terrorismo nell'Alessandrino, si è persino scelta un altro nome. È diventata Khadija. Si è convertita all'Islam, si è radicalizzata: ha iniziato a indossare il velo integrale.
Una vera metamorfosi. Dopo le nozze anche i rapporti con la famiglia d'origine si sono fatti più radi. «L'ultima volta che l'ho vista è stato a Natale: è venuta a farmi gli auguri racconta Miranda, la nonna di Lara -. Non so se si fosse convertita. So che studiava come grafica pubblicitaria». Garbagna, paesino in provincia di Alessandria, stride con tutta questa storia. Eppure il terrorismo è arrivato fino a qui, a scombussolare i suoi 700 abitanti. È su queste colline che Lara e suo marito si sono conosciuti e la sua vita si è trasformata per sempre. Lui, Francesco Casciolo, 26 anni, è morto il giorno di Santo Stefano durante un'irruzione armata in un campo addestramento in Siria. Una specie di imboscata e lui era stato colpito all'improvviso da una raffica di spari. Era originario di Trapani, ma anche lui era cambiato dopo aver abbracciato l'Islam. Si faceva chiamare da tutti Muhammad. Erano una coppia chiusa. Lui portava una folta barba. In paese raccontano di averlo visto almeno un paio di volte: lo stesso i parenti di lei. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Lara non era però succube del compagno. Dopo la conversione era stata lei a diventare più ferma. Anzi, avrebbe spinto lei il marito a combattere sul campo. Devi fare anche tu il tuo dovere. Già perché all'inizio lui era titubante all'idea di mettersi a sparare, di fare insomma un passaggio ulteriore. E dopo la sua morte lei al telefono, non sapendo di essere intercettata, si mostrava orgogliosa di lui: È morto da martire.
Circa un anno fa, la madre di Lara era a andata a trovarla in Turchia. Qui, quella che era ormai diventata Khaduja, si spostava spesso: nell'organizzazione terroristica aveva infatti il ruolo di staffetta. A Tortona, fino al 2014, si faceva notare perché portava il velo integrale. Usciva poco. La coppia aveva raccontato ai genitori di lei che sarebbero andati in Turchia per studiare il Corano. Poi però erano come spariti. L'ultima residenza accertata dalla procura di Torino è il quartiere Fatih, a Istanbul. Poi, marito e moglie avevano deciso di fare il salto di qualità: si erano trasferiti nei territori di guerra in Siria. I genitori, dopo vani tentativi di mettersi in contatto con loro, hanno denunciato la scomparsa il 13 ottobre 2016. A gennaio, eccola di nuovo in Turchia, dove Lara era però stata arrestata e poi espulsa. Aveva così deciso di tornare nell'alessandrino dalla famiglia: viveva dalla sorella in un appartamento a Tortona. Adesso Lara-Khadija è indagata per aver partecipato a un'associazione che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo... facendo parte del battaglione qaedista. Per gli inquirenti la ragazza sarebbe stata una staffettista.
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