Interporto Padova, grande hub della logistica sostenibile compie 50 anni

Una struttura all’avanguardia tecnologica grazie all’autonomia energetica da fotovoltaico con impianto di accumulo e all’automazione completa del terminal

Interporto Padova, grande hub della logistica sostenibile compie 50 anni
Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con INTERPORTO DI PADOVA S.P.A.

Interporto Padova SpA festeggia in queste settimane i 50 anni dalla sua costituzione.  L’infrastruttura logistico-intermodale, che mezzo secolo fa nasceva per una felice intuizione dell’allora presidente della Camera di Commercio Mario Volpato, è cresciuta, ed è oggi uno dei principali interporti italiani, che dal 2013 è anche diventato “nodo core” della rete europea TEN –T del trasporto merci.

Un interporto pubblico, nel duplice significato di azienda partecipata da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Padova e di azienda a servizio di tutte le imprese della logistica e del trasporto, ferroviarie e stradali operanti sul mercato. La missione di Interporto Padova fin dalle origini si è sempre sviluppata su tre direttrici: essere al servizio delle imprese di Padova e del nord est, sviluppare e promuovere attraverso l’intermodalità tra il trasporto su strada e quello ferroviario una logistica sostenibile e essere sempre all’avanguardia tecnologica. L’hub padovano è cresciuto negli anni e oggi è una vero e proprio distretto dell’intermodalità che si sviluppa su una superficie di 1.100.000 mq con 300 mila mq di magazzini in proprietà affittati alle imprese leader della logistica e del trasporto e un’area ferroviaria e terminalistica di circa di 500 mila mq che è il vero cuore delle attività intermodali.

 

Innovazione, sostenibilità e capillarità

E’ l’unico interporto italiano a essere proprietario e gestore del terminal intermodale, il cui fiore all’occhiello sono le 5 gru elettriche a portale per la movimentazione di container e semirimorchi e i binari di carico scarico a modulo europeo lunghi 750 metri.  Da qui ogni anno partono e arrivano circa 8000 treni merci che collegano Padova ai principali porti italiani ed europei e ad alcuni importanti terminal terrestri in centro e nord Europa movimentando oltre 390.000 container.

Il direttore generale Roberto Tosetto spiega: “Il nostro Terminal Intermodale è anche il cuore del processo di innovazione che ci permette di essere oggi l’interporto più tecnologicamente avanzato d’Italia. Complessivamente un investimento che sfiora negli ultimi 15 anni i 100 milioni di euro e che ha nelle gru elettriche il primo elemento strategico che ci ha permesso di aumentare l’efficienza.  Poi abbiamo puntato decisamente su digitalizzazione e automazione.   La digitalizzazione ci ha permesso da un lato di dematerializzare le procedure, di arrivare a disporre di un complesso software gestionale sviluppato da noi che ci permette un controllo in tempo reale delle attività del terminal, ma soprattutto ha consentito di iniziare il processo di automazione del terminal.  Abbiamo già automatizzato i gate di ingresso e uscita dei camion dal terminal riducendo drasticamente i tempi necessari per caricare o scaricare un container, che adesso sono mediamente di 30 minuti e spesso anche meno.  I gate ferroviari leggono automaticamente i dati di ogni carro e di ogni container, un’operazione che prima si faceva a mano.  E adesso contiamo di realizzare entro il 2024 l’automazione delle operazioni di carico e scarico delle gru elettriche a portale. Saremo i primi in Italia e tra i pochissimi in Europa.  Tutto questo genera efficienza e risparmio anche in termini di emissioni inquinanti.  Ma non è tutto. Proprio in occasione del 50° inauguriamo un nuovo impianto fotovoltaico con accumulo di energia, primo step di un progetto che mira alla autonomia energetica e all’utilizzo di energia elettrica pulita ed autoprodotta. Anche in questo caso siamo i primi in Italia a percorrere questa strada”.
 

Un punto di riferimento nazionale

Questa strategia ha permesso a Interporto di crescere, diventare leader a livello nazionale, con bilanci strutturalmente in utile (nel 2022 un fatturato di 35,7 milioni con un utile di 2,8 dopo le imposte) nel segno dell’efficienza e del rispetto dell’ambiente, sempre a servizio del sistema economico del nostro Paese. Il presidente Franco Pasqualetti conclude: “Sono orgoglioso dei risultati raggiunti a servizio dell’export padovano e veneto, ma anche del contributo che con la nostra innovazione portiamo al trasferimento del traffico su ferrovia favorendo una transizione ecologica della logistica verso un’immediata e concreta sostenibilità”.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web www.interportopd.it