BASSANO DEL GRAPPA - Si chiamano i-Elio 2.0, Mammolo, Pisolo e Dotto: sono 4 avveniristici robot che oggi pomeriggio, 18 gennaio 2024, hanno invaso pacificamente la Pediatria dell’ospedale San Bassiano regalando sorrisi e un’esperienza da ricordare ai piccoli pazienti ricoverati nel reparto. Non si pensi però a dei semplici giocattoli: i dispositivi portati in reparto sono infatti degli “assistenti pediatrici”, ovvero robot progettati per ridurre i livelli di ansia e di stress nei bambini ricoverati in ospedale, ma anche per favorire la relazione nei casi di difficoltà di comunicazione.
A conferma della valenza scientifica dei dispositivi, infatti, l’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, in particolare con il Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova. Il robot i-Elio in particolare - il cui nome è ispirato al cantante Elio di Elio e le Storie Tese, appassionato di robot e sostenitore del progetto - rappresenta una novità assoluta, essendo il primo prototipo italiano di robot pediatrico, portato in anteprima al San Bassiano prima di trovare impiego stabile nella Pediatria dell’Azienda ospedaliera di Padova.
Il direttore Meneghesso: «Umanizzare l'ambiente ospedaliero»
«Il tema di fondo è sempre quello di fare tutto il possibile per umanizzare l’ambiente ospedaliero - sottolinea il dott. Davide Meneghesso, direttore della Pediatria del San Bassiano -. Esistono diversi studi ed esperienze che dimostrano come i robot possono essere uno strumento efficace per migliorare la condizione emotiva dei pazienti pediatrici, riducendo la loro percezione del dolore senza ricorrere a farmaci e aiutandoli a gestire l’ansia durante le procedure diagnostiche. Inoltre gli assistenti pediatrici vengono utilizzati con successo anche per interagire con pazienti in una condizione di mutismo selettivo oppure con problematiche di tipo neurocognitivo che ne ostacolano le normali capacità di relazione». L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’ing. Roberto Mancin, presente anche lui alla dimostrazione, informatico pediatrico e responsabile dello sviluppo di sistemi e tecnologie informatiche innovative presso il Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova.