Vinitaly, conto alla rovescia: è festa per il brindisi italiano nel mondo

Giovedì 16 Marzo 2017
Il ministro Martina tra il presidente e il direttore di Verona Fiere
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VERONA - Parte da Roma il conto alla rovescia del 51.  Vinitaly, anzi, come preferiscono chiamarla il presidente Danese e il direttore Mantovano la "50 + uno". I numero sono impressionanti: oltre 400 espositori su trenta ettari di esposizione, 130mila visitatori attesi, investimenti per 70 milioni di euro da qui al 2020 e la trasformazione di Veronafiere da ente autonomo a Spa per muoversi meglio sul mercato internazionale. Già, perché adesso la vera sfida per il vino italiano sono i mercati orientali oltre che gli Stati Uniti. La media di una bottiglia italiana venduta all'estero è sui 2,7 euro mentre quella francese è quasi il doppio.

Problemi di crescita, certo. Superata la contrazione del mercato interno che avvicina il consumo ai 30 litri pro capite, i 100 di dieci anni fa sembrano fantascienza, la burocrazia che opprime i viticolturi, le tasse e la mancanza di un sistema Paese capace di promuoversi in modo unitario all'estero, il settore ha dimostrato di essere capace di riprendesi investendo ed esportando all'estero.

LE DATE - Verona aprirà il Vinitaly il  9 aprile per chiuderlo il 12 con oltre 4.120 aziende espositrici, a cui si sommano le 291 di Sol&Agrifood e le 200 di Enolitech, i macchinari della filiera vitivinicola.
Ultimo aggiornamento: 16:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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