Veneto Banca deve risarcire una socia: violato principio trasparenza

Venerdì 31 Marzo 2017
Sede di Veneto Banca
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VERONA - Ha ottenuto un risarcimento del danno di 2500 euro da Veneto Banca per violazione degli obblighi di informativa ex post sulla natura delle azioni illiquide. È successo ad una signora veronese che si è rivolta all'Adiconsum scaligera poiché la banca le aveva negato, nel marzo 2015, la possibilità di vendere le azioni acquistate nel 2014 per un totale di 9.000 euro. Sempre a Verona alcuni giorni fa era arrivata una sentenza innovativa che obbliga la Popolare Vicenza a restituire l'intero importo posseduto a una azionista di San Giovanni Ilarione.

Adiconsum Verona, nel caso della socia di Veneto Banca, ha presentato ricorso al Giurì bancario (organismo collegiale di giudizio alternativo alla Magistratura Ordinaria, sostituito ora dall'Arbitro per le controversie finanziarie) che ha riconosciuto alla risparmiatrice veronese un risarcimento del danno di 2.500 euro, pari circa al 30% del valore dell'investimento iniziale. L'indicazione erronea sulla tipologia di azioni, oltre a violare il principio di trasparenza, ha avuto l'effetto di ingenerare nella risparmiatrice il legittimo affidamento sull'agevole vendita degli strumenti finanziari detenuti. Nei giorni scorsi Veneto Banca ha rimborsato alla risparmiatrice la somma stabilita dal provvedimento dal Giurì. «La decisione - ha spiegato Silvia Caucchioli, legale di Adiconsum Verona - ha particolare importanza, perché in meno di un anno la risparmiatrice ha ottenuto un buon risarcimento e ha comunque mantenuto le proprie azioni. L'importo è decisamente superiore a quanto hanno proposto le Popolari Venete nelle proposte di transazione».

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