Verona. Scoperto un traffico illecito di cuccioli all'aeroporto Catullo: viaggiavano da due anni con documenti falsi

Venerdì 25 Agosto 2023 di Redazione web
Una fase dei controlli della GdF che ha permesso di portare alla luce il traffico illecito di cuccioli

VERONA - Cuccioli di cane e gatto trasportati in Italia per un traffico illecito da oltre 40 mila euro. È quanto portato alla luce dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai finanzieri del Gruppo di Villafranca di Verona presso l’aeroporto “V.

Catullo”.

Grazie ad una specifica attività info-investigativa, è stato infatti rilevato nel biennio 2021-2022 un ingente aumento di passeggeri provenienti dalla Federazione Russa con al seguito animali da compagnia.

L’ingresso dei cuccioli risultava all’apparenza regolare poiché la documentazione esibita dai passeggeri - ovvero i passaporti degli animali - riportava la dicitura “movimento per finalità non commerciale”. Gli ulteriori approfondimenti dei funzionari, effettuati con specifici appostamenti, interviste alle persone in transito presso il terminal “arrivi” dello scalo aeroportuale e accertamenti finanziari, hanno consentito, invece, di appurare come il traffico di animali da compagnia fosse finalizzato alla successiva commercializzazione illecita e che questo avesse fruttato un guadagno per oltre 40 mila euro.

L’indagine, ha consentito dunque di dimostrare anche la falsità della documentazione presentata dai passeggeri e di quantificare l’I.V.A. evasa. Grazie alla collaborazione del personale del Servizio Veterinario di Igiene Urbana Animale dell’ULSS 9, è stato possibile accertare il buono stato di salute generale dei 29 cuccioli (tra i quali cani di razza Poodle Toy, Blue Merle Pomeranian, Yorkshire Terrier, Pug, German Spitz Pomeranian e gatti di razza Scottish-Strite, Maine Coon, Siamese, British Longhair e Abyssinian).

A conclusione dell’attività, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria 10 soggetti per i reati di “commercio illegale di animali da compagnia”, “contrabbando” nonché “utilizzo di documenti falsi”. Per otto di essi, la Procura della Repubblica scaligera ha recentemente richiesto il rinvio a giudizio per la celebrazione del processo.

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Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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