Maso indagato per estorsione:
«Chiedeva soldi alle sorelle»

Giovedì 21 Gennaio 2016
Maso indagato per estorsione: «Chiedeva soldi alle sorelle»
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VERONA - La Procura di Verona ha iscritto Pietro Maso nel registro degli indagati con l'accusa di tentata estorsione nei confronti delle sorelle dell'indagato. Nel 1991 Maso con la complicità di tre amici massacrò a Montecchia di Crosara i genitori. Oggi l'uomo ha 44 anni e è uscito dal carcere nel 2013 dopo aver scontato la condanna a 30 anni e due mesi di reclusione inflittagli dalla Corte d'Assise. La notizia del nuovo fascicolo aperto a suo carico è stata confermata dal procuratore Mario Giulio Schinaia. 
«Si tratta - ha precisato - di una inchiesta avviata sulla base dei contenuti di un esposto presentato direttamente dalle parti lese». Il riferimento è alle sorelle di Maso, Nadia e Laura. È a loro che l'uomo, una volta tornato completamente in libertà, avrebbe chiesto soldi in più occasioni, al punto da indurre le sorelle a segnalare l'accaduto alla magistratura. 
«Le sorelle di Pietro Maso hanno mandato una lettera-esposto dicendo che il fratello, Pietro, continua a chiedere soldi. La tentata estorsione è verso di loro». Lo chiarisce il procuratoe, dopo che nel pomeriggio i legali di Pietro Maso avevano fatto sapere che l'estorsione sarebbe stata stata nei confronti di terzi e non dei familiari. «Una terza persona la vittima? Io non ci credo, è la prima che sento, dopodiché i legali delle due signore possono sostenere altre tesi, che saranno verificate dalle indagini». «Penso che non sia una questione di eredità - ha aggiunto - qui si tratta di 'schei'».
Le indagini su Maso seguono di pochi giorni una intervista pubblicata da Chi nella quale affermava di non aver ucciso i genitori per denaro, «perché i soldi li avrebbe avuti lo stesso», e rivelava di aver ricevuto tre anni fa una telefonata da Papa Francesco a cui aveva scritto una lettera.
 

Ultimo aggiornamento: 18:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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