Oliviero Toscani "scippa" il Vinitaly
a Verona: «Va portato a Milano»

Lunedì 11 Aprile 2016
Oliviero Toscani
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VERONA - Oliviero Toscani approda al Vinitaly con il suo vino (OT, prodotto a Casale Marittimo, nel Pisano) e scatena subito la polemica con un'affermazione che fa tremare i polsi ai veneti: vuole traslocare la manifestazione. E lo dice senza mezzi termini: «Sarebbe ora... uno viene qui per avvinazzarsi: spende ottanta euro e beve. A Verona tenetevi la Fiera dei Cavalli, che è una manifestazione folkloristica, ma per rendere il Vinitaly un evento internazionale bisogna necessariamente portarlo a Milano».

Traffico e parcheggi: «Un disastro»
Veneto addio e benvenuta Lombardia? Il problema è tutto organizzativo, il fotografo non ha certo peli sulla lingua e spara a zero sulla Fiera: «Ci volgiono due ore per arrivare la mattina, anche usando un mezzo pubblico o prendendo un taxi - che non c'è - e altrettanto serve la sera per andare via, quando magari uno è un po' stanco, no? Poi ti fanno parcheggiare davanti alla fiera con una sola entrata, devi fare tutto il giro a piedi la sera invece di aprire le porte di lato...». 

Quei bagni solo per "vip"
«Non ci sono bagni per i visitatori che sono costretti a fare 20 metri di coda per usufruire dei servizi, mentre per gli espositori li hanno fatti megagalattici...».

Il "trasloco" a Milano: 
«Il Vinitaly diventerebbe di sicuro più internazionale, ci sono più voli, è servita meglio, uno arriva in treno, metropolitana: è un altro mondo. Verona è bella perché è così ma non è adatta per le grandi fiere». E qui parte la provocazione di Toscani che invita i veneti a «tenersi la folkloristica Fiera Cavalli» e li sprona, se la volontà e quella di rendere il Vinitaly «veramente una cosa mondiale», a traslocare a Milano.

I veneti "avvinazzati"
Al Vinitaly entrano tutti, spendono ottanta euro e bevono: «È la fiera degli avvinazzati, vabbè che in Veneto voi siete bravi...». E qui si rirpopone la famosa polemica che il fotografo scatenò nel febbraio 2015​ e che offese parecchio le genti venete, definite «un popolo di ubriaconi e alcolizzati. Poveretti - rincarò all'epoca Toscani -, non è colpa loro se nascono in Veneto». Ma Toscani sdrammatizza e stavolta ci scherza su: «Dovreste farmi il monumento, perché vi ho sdoganato».

Il Prosecco: «Va riqualificato»
«Il Prosecco, quello buono, è buonissimo, Purtroppo però, essendo un prodotto di grande successo se ne vendono quantità industriali, utili per l'economia ma non se si guarda alla grande qualità del vino.
Non va svenduto e va invece riqualificato».

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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