Furto al museo, Sgarbi: «Forse
è un atto dimostrativo jihadista»

Sabato 21 Novembre 2015
Furto al museo, Sgarbi: «Forse è un atto dimostrativo jihadista»
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VERONA - «Non escluderei un atto dimostrativo jihadista, perché questo furto è una vera e propria mutilazione di un museo al quale sono stati tolti 17 capolavori fondamentali della sua collezione». Lo afferma Vittorio Sgarbi, che definisce la rapina di ieri sera al Museo Civico di Castelvecchio «un vero disastro per l'arte italiana». Tre malviventi a volto coperto hanno infatti rubato 17 opere tra le quali c'erano 11 capolavori assoluti di Pisanello, Mantegna, Bellini, Tintoretto, Rubens, Caroto, Benini e altri.



«Solo un deficiente ruba quadri simili che sono invendibili - afferma Sgarbi - e questo lascia supporre che si tratti o di un furto messo a segno per chiedere riscatto, o di un atto dimostrativo di tipo jihadista, anche per la mutilazione fatta ai danni del Museo.
Mi rendo conto - sottolinea - che oggi è facile dirlo perché siamo suggestionati dai fatti di Parigi, ma non si può escludere. In ogni caso - conclude - è certamente uno dei furti più gravi della storia dell'arte italiana».
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 17:13

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