Ventenne ustionata da borsa dell'acqua calda: risarcita con 5mila euro

Lunedì 9 Ottobre 2017
Ventenne ustionata da borsa dell'acqua calda: risarcita con 5mila euro
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MIRANO - Risarcita con 5mila euro per le ustioni da... borsa dell'acqua calda. Per scaldarsi meglio, nel dicembre dello scorso anno, aveva utilizzato a letto la classica borsa dell'acqua calda, ma la "boule" era scoppiata, causandole gravi ustioni: c'è voluta una decisa battaglia legale per la ragazza contro un colosso industriale, ma alla fine l'azienda produttrice ha ammesso il difetto di fabbrica e l'ha risarcita.

Protagonista della singolare ma dolorosa disavventura, una  21enne di Mirano, che allertò con urgenza il 118 per farsi soccorrere  in seguito allo scoppio di una borsa dell'acqua calda, non di quelle elettriche ma una banalissima boule in gomma: al Pronto soccorso di Mirano, dov'è stata subito trasportata, le hanno riscontrato ustioni di primo e di secondo grado su un'area estesa del corpo, con particolare riferimento al seno destro, alla coscia sinistra, al fianco, al tronco e al gluteo.

La giovane si è dovuta sottoporre a numerose medicazioni e continua a usare creme riparatrici, tra i vari disagi, per lungo tempo non potrà più prendere il sole e, soprattutto, oltre alla sofferenze fisiche, l'infortunio domestico le ha lasciato in “eredità” anche delle brutte cicatrici che configurano anche un danno estetico. Per chiarire i motivi dell'incidente e per ottenere giustizia la 21enne, attraverso la consulente dott.ssa Elisa Sette, si è dunque rivolta a Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro.

«La ditta costruttrice, la multinazionale Mapa Spontex, a più riprese negò responsabilità nell'accaduto - spiega lo Studio 3A  - ma la perizia tecnica ha evidenziato uno squarcio dai bordi frastagliati assai rilevante che interessava il lato cucitura, una delle zone termicamente più sollecitate. Di fronte a questa perizia, anche  i tecnici Mapa  hanno  ammesso il difetto di fabbricazione».

L'azienda ha così risolto  in via stragiudiziale il contenzioso, ed è stato raggiunto un accordo con la ragazza danneggiata, che in questi giorni ha ricevuto un risarcimento di oltre 5mila euro.
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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