TORRE DI MOSTO - Il cane come bersaglio: nel corpo gli trovano un centinaio di pallini. Paura l'altra sera a Sant' Elena di Torre di Mosto dove una famiglia si è vista rincasare Fido - un meticcio di 3 anni - che guaiva disperato. Qualcuno, nonostante il divieto di sparare e il blocco della caccia non si è fatto scrupoli e ha centrato l'animale. Fortunatamente il piccolo di casa, un bimbo di solo 9 anni, in quel momento era distante dal cane quando è stato sparato il colpo, e solo poco dopo si è lanciato per abbracciarlo come fa solitamente, non sapendo che era rimasto ferito.
Poteva rimanere ferito anche lui - ribadisce la mamma - Erano circa le 20.30 quando ho sentito quel rumore forte riconducibile a uno sparo di arma da fuoco, proprio alle mie spalle. La donna ha visto arrivare il cane con una scia di sangue: ha chiamato la clinica veterinaria per il primo soccorso e poi i carabinieri. L'animale è stato colpito da un fucile da caccia. La proprietaria sostiene di aver sentito lo sparo provenire dal retro della sua abitazione, che condivide con la madre, i fratelli e il figlio di 9 anni. Il cacciatore rischia la reclusione da 3 mesi a un anno o una multa da 3000 a 15 mila euro.
Ultimo aggiornamento: 14:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Poteva rimanere ferito anche lui - ribadisce la mamma - Erano circa le 20.30 quando ho sentito quel rumore forte riconducibile a uno sparo di arma da fuoco, proprio alle mie spalle. La donna ha visto arrivare il cane con una scia di sangue: ha chiamato la clinica veterinaria per il primo soccorso e poi i carabinieri. L'animale è stato colpito da un fucile da caccia. La proprietaria sostiene di aver sentito lo sparo provenire dal retro della sua abitazione, che condivide con la madre, i fratelli e il figlio di 9 anni. Il cacciatore rischia la reclusione da 3 mesi a un anno o una multa da 3000 a 15 mila euro.
