Stefano, il veneziano morto in motorino in Thailandia: stava tornando in Italia per incontrare il padre. La famiglia: «Siamo sconvolti»

Giovedì 16 Febbraio 2023 di Roberta Brunetti
Stefano, il veneziano morto in motorino in Thailandia: stava per tornare in Italia per incontrare il padre. La famiglia: «Siamo sconvolti»

VENEZIA - Sarebbe dovuto tornare in Italia in primavera, per incontrare l'anziano padre, dopo anni di distanza "forzata" a causa del Covid. Ma Stefano Tolotti, 58enne veneziano, da anni trapiantato in Thailandia, è morto nei giorni scorsi, in seguito a un incidente capitatogli sulle strade del paese asiatico dove aveva scelto di vivere. Caduto dal motorino, è morto dopo qualche giorno. La notizia della tragedia ha raggiunto familiari e amici in Italia, gettandoli nello sconforto. «Ci hanno detto che ci sono state delle complicazioni dopo l'incidente - racconta il padre, Giampaolo, che da trent'anni vive ad Azzano Decimo - In questo periodo mio figlio non stava bene, era debilitato.

Il suo desiderio era quello di tornare a Italia».

LA FAMIGLIA

Una storica famiglia veneziana, quella dei Tolotti. Il nonno di Stefano, Luigi, fu artista, antiquario, cacciatore di valle e profondo conoscitore della laguna. Con l'amico Indro Motanelli, fondò il fronte di Venezia contro il canale dei petroli e il progetto di terza zona industriale. Suo il negozio d'antiquariato a fianco della chiesa di Santa Maria del Giglio, poi gestito dal figlio Giampaolo fino agli anni 90, prima del trasferimento in Friuli Venezia Giulia. Anche Stefano, nato e cresciuto a Venezia, aveva lasciato la laguna da molti anni. In un viaggio giovanile in Thailandia si era innamorato di una ragazza del posto che era diventata sua moglie. Inizialmente la coppia aveva vissuto a Mogliano, dove Stefano aveva lavorato per un'agenzia immobiliare.

IL TRASFERIMENTO

Poi il ritorno in Thailandia, in una cittadina del sud, Krabi, dove Stefano e la moglie gestivano un piccolo ristorante e un negozio di dolci. Qui era cresciuto il loro figlio, Antony, oggi 21enne, che per uno strano caso del destino, era arrivato da pochi giorni a Mestre, ospite di una zia, dove ha appreso della morte del padre. Un grande dolore.
«Stefano era una persona piacevole, che si faceva ben volere - ricorda il padre Giampaolo - simpatico, di compagnia. Era un pescatore e un cacciatore come me, ricordo le tante ore passate insieme in laguna. Ero andato spesso in Thailandia. Poi, con il covid, tutto è cambiato». Una distanza che ora doveva essere colmata. Invece... «Avevo sentito Stefano la settimana scorsa, doveva tornare in primavera per incontrare il padre - racconta l'avvocato Giancarlo Adorno, amico di famiglia - Sono oltremodo addolorato».

Ultimo aggiornamento: 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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