Slitta la pensione e lui non ce la fa a
tirare avanti: artigiano si impicca in casa

Giovedì 22 Novembre 2012 di Nicola De Rossi
A scoprire il corpo la moglie della vittima (foto archivio)
VENEZIA - La pensione sfumata e slittata avanti con la riforma Fornero, le difficolt di lavorare con una certa continuit e soprattutto di farsi pagare e di arrivare alla fine del mese, fino alla tragica decisione di farla finita. Ennesimo dramma della crisi, ieri mattina a Maerne, dove un artigiano di 61 anni, Flavio Loreggia, schiacciato dalle preoccupazioni di natura familiare, ma soprattutto economica, si è tolto la vita.



Ieri di primo mattino l’uomo, che doveva uscire per andare al lavoro, è invece sceso in garage e si è impiccato con una corda a una grossa tubatura che passa sotto il soffitto. La moglie, alle 6.40, preoccupata per il fatto che il marito aveva lasciato in camera portafoglio e documenti, si è messa a cercarlo in casa e ha fatto la terribile scoperta. È accorso anche il figlio che vive con i genitori, il quale ha tagliato la corda nel tentativo disperato di salvare il padre, ma era troppo tardi.



È scattato immediato l’allarme al 118, ma quando i medici del Suem sono arrivati non hanno potuto che constatare il decesso: sul posto anche i carabinieri di Scorzè che hanno avvisato il Pm di turno e avviato le indagini. Specie negli ultimi giorni, Loreggia si era chiuso in se stesso. Si era anche sentito male e pare avesse fatto qualche velato accenno alla volontà di togliersi la vita, ma pareva uno sfogo del momento.



Non ha lasciato nulla di scritto per spiegare i motivi del suo gesto, ma in famiglia le sue preoccupazioni di natura economica erano note. Per il 61enne, che faceva il verniciatore, specie nei cantieri navali, il primo colpo basso era arrivato lo scorso anno quando, ormai in prossimità della pensione per gli anni maturati prima come dipendente e poi, da poco più di dieci anni, come lavoratore autonomo con partita Iva, si era visto procrastinare i termini della agognata pensione dalla Riforma Fornero. Aveva pertanto dovuto continuare a lavorare, ma, pur mantenendo la partita Iva, di fatto svolgeva lavoretti a chiamata solo per determinati periodi e, soprattutto, sempre a causa della crisi e della piaga dei ritardati pagamenti, riusciva a riscuotere il dovuto delle sue prestazioni solo dopo mesi.



Nonostante la situazione familiare non fosse proprio disperata (la moglie ha un lavoro, la casa è di proprietà) e non gli mancasse poi molto alla pensione, le difficoltà di arrivare alla fine del mese e di pagare le bollette e le rate del mutuo devono averlo portato a un livello tale di scoramento che non ha più retto. Fino al tragico epilogo di ieri che ha gettato nella disperazione i suoi familiari (lascia anche una figlia) e che ha scosso tutto il paese, dove era molto conosciuto. Non ancora fissata la data dei funerali.
Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 15:36
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