Sfratto all'autovelox contestato: all'ultimo la telecamera non viene accesa

Sabato 22 Aprile 2017
Sfratto all'autovelox contestato: all'ultimo la telecamera non viene accesa
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SPINEA - Giovedì sera, tra gli spinetensi, era scattato il conto alla rovescia: «Attenzione, tra poco gli autovelox entreranno in funzione». Ma a mezzanotte la telecamera di Spinea, a sorpresa, non è stata accesa. Le altre sei, tutte in Comune di Venezia, sono invece regolarmente operative da ieri. Una decisione dell'ultimo minuto, annunciata indirettamente con la note del Comune di Venezia e della Città metropolitana, che confermavano l'entrata in funzione di 6 dispositivi su 7. Alla richiesta di quale mancasse all'appello, la Città metropolitana ha fatto sapere che si trattava proprio di quello di Fornase, sulla camionabile. Forse il più criticato, in quanto l'unico pronto a fotografare la targa e a sanzionare chi supera i 50 km/h (le altre sono su strade a limite 70 o 90). Allo scadere, si è deciso di spostarlo di un chilometro in direzione Venezia, quasi di fronte all'altro apparecchio della Città metropolitana, appena fuori dal Comune di Spinea, nel territorio di Ca' Sabbioni. Sarebbe stato proprio il limite troppo basso a convincere il sindaco Brugnaro all'aggiustamento. L'incrocio con via Prati, strada a bassa velocità, fa infatti mancare il requisito del chilometro continuativo a 70 e impone quindi la riduzione del limite a 50 km/h. Aspetto però che era ben chiaro già quando la telecamera è stata installata.
Colti di sorpresa, ancora una volta, anche il sindaco Silvano Checchin e l'assessore alla Viabilità Gianpier Chinellato: «Come sempre siamo stati tenuti all'oscuro», ribadiscono. 
Ultimo aggiornamento: 21:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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