SAN DONÀ DI PIAVE - La Guardia di finanza di San Donà di Piave ha scoperto un cittadino moldavo, residente pure a San Donà, del tutto ignoto al Fisco, che commerciava vetture con i Paesi dell’Est europeo: aveva un giro d’affari di 2,5 milioni di euro.
Come è stato ricostruito dai militari, il soggetto prendeva inizialmente contatto con concessionarie delle province di Venezia, Treviso e Pordenone, proponendosi come interprete per i clienti esteri, poi entrava in affari con le varie società, comprando e vendendo numerosi mezzi che prendevano la strada dell’Est europeo. Ma gran parte delle operazioni venivano condotte in "nero".
Le Fiamme Gialle hanno eseguito un’ispezione nella sua casa e in uno spiazzo adibito a deposito di veicoli (ce n’erano quasi 40, pronti a partire), trovando la contabilità dei commerci illeciti. Le indagini hanno permesso di accertare che il moldavo, dal 2010 ad oggi, aveva venduto oltre 1.500 auto, per un volume d’affari complessivo di 2,5 milioni.
Tutti i particolari nel Gazzettino di Venezia-Mestre del 6 maggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Come è stato ricostruito dai militari, il soggetto prendeva inizialmente contatto con concessionarie delle province di Venezia, Treviso e Pordenone, proponendosi come interprete per i clienti esteri, poi entrava in affari con le varie società, comprando e vendendo numerosi mezzi che prendevano la strada dell’Est europeo. Ma gran parte delle operazioni venivano condotte in "nero".
Le Fiamme Gialle hanno eseguito un’ispezione nella sua casa e in uno spiazzo adibito a deposito di veicoli (ce n’erano quasi 40, pronti a partire), trovando la contabilità dei commerci illeciti. Le indagini hanno permesso di accertare che il moldavo, dal 2010 ad oggi, aveva venduto oltre 1.500 auto, per un volume d’affari complessivo di 2,5 milioni.
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