E tra le calli e i ristoranti veneziani scatta la guerra dei "buttadentro"

Domenica 20 Agosto 2017 di ​Raffaele Rosa
E tra le calli e i ristoranti veneziani scatta la guerra dei "buttadentro"
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VENEZIA - I prezzi si leggono già bene sui giganteschi menù che stazionano bel oltre i limiti dei plateatici fuori dei locali. Ma per molti ristoranti veneziani la caccia al turista da far sedere al tavolo e far mangiare è una autentica attitudine, un'arte. Un fenomeno, quello dei cosiddetti battidori che non sono altro che camerieri dediti più ad accalappiare clienti che a servire ai tavoli, che in questi mesi estivi si accentua fino a diventare asfissiante in alcuni casi.

Un problema di decoro, di immagine falsata che si offre della città secondo il direttore dell'Aepe (associazione esercenti pubblici esercizi) Ernesto Pancin che chiede più attenzione da parte dell'amministrazione della polizia locale soprattutto perché è un fenomeno vietato dal regolamento comunale ma queste regole nessuno le fa rispettare, soprattutto la sera. Per capire cosa succede basta farsi un giro per Venezia all'ora di cena. Una lunga camminata che parte da Cannaregio e dalla Lista di Spagna dove sono già un paio i conquistatori di clienti che sfoggiano sorrisi a 32 denti e sciorinano insistentemente conoscenza perfetta di lingue straniere e delle pietanze da offrire. Siamo troppo vicini alla stazione, però, e chi è arrivato non ha così poi tanta voglia di sedersi subito a mangiare. Il gioco inizia verso le 18 quando aprono le cucine e molti stranieri del Nord Europa sono abituati a sedersi già al tavolo per mangiare. La prima vera barriera la si incontra in campo San Geremia: prima dell'imbuto verso la calle che porta al ponte delle Guglie sono due i locali che mettono in piazza tutti i loro camerieri più esperti e bravi nell'arte del convincimento...
 
 
Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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