Rialto da paura: rapine e furti E i negozianti si difendono così

Domenica 26 Marzo 2017 di Giorgia Pradolin
Rialto da paura: rapine e furti E i negozianti si difendono così
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VENEZIA - Furti notturni e con destrezza, rapine violente più o meno armate, spaccio e degrado notturno. I commercianti di Rialto hanno paura di come si sia trasformata la zona nell’ultimo periodo e qualcuno ha già cominciato a munirsi di telecamere, campanelli alle porte e allarmi che suonano quando un cliente varca l’ingresso. Anche qui si è avviato una sorta di “controllo di vicinato” tra botteghe. «Buttiamo un occhio l’uno con l’altro, ci spalleggiamo». Luca lavora nell’enoteca “El Vin del Paron” in Ruga degli Oresi e la settimana scorsa stava per subire un furto. «Mi ero allontanato un secondo e ho trovato uno straniero vicino alla cassa, con questa bloccata: aveva tentato e sbagliato il codice d’apertura». A spaventare i commercianti però sono le rapine violente, tutti ricordano quella accaduta alla titolare della gioielleria “Il Monile” che ha portato alla chiusura dell’attività. «Ci sono negozi più a rischio di altri - spiega Luca - ma da due anni la situazione è peggiorata e il degrado non aiuta. Quando chiudo, sabato sera, e riapro martedì, fuori dalle serrande trovo di tutto: urina, vomito, devo sempre lavare. Nelle sere del week-end girano fuori dai locali gli spacciatori. Rialto di notte è diventata come erano una volta la Baia del Re, Castello basso o la Giudecca. Occorre sradicare la mentalità che “a Rialto si può”»...



 
Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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