VENEZIA - Siamo alle solite: non appena arriva un poco di caldo il bacino di San Marco comincia a ribollire per il moto ondoso provocato indistintamente da tutte le barche a motore. Sabato è stato così. Una città strapiena di turisti fin dal mattino ha visto esplodere la domanda di mezzi pubblici e di taxi, ai quali si sono sommate imbarcazioni da trasporto e private. Verso le 11.30, i gondolieri non ce l’hanno più fatta e hanno deciso, con una decina di barche di rallentare loro il traffico, piazzandosi in mezzo al bacino per scoraggiare chi correva. L’iniziativa è durata un’oretta, ma ha colpito nel segno, perché i destinatari hanno colto il messaggio, anche se solo per quel determinato momento.
«Non è stata una protesta - corregge Aldo Reato, il presidente dei bancali - abbiamo solo segnalato che ci siamo anche noi. Cominciare una stagione in questo modo, proprio non esiste. Sembra di essere dei pedoni al centro di un’autostrada. Abbiamo fatto un sacco di filmati e invitiamo le forze dell’ordine preposte a vigilare a guardarle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Non è stata una protesta - corregge Aldo Reato, il presidente dei bancali - abbiamo solo segnalato che ci siamo anche noi. Cominciare una stagione in questo modo, proprio non esiste. Sembra di essere dei pedoni al centro di un’autostrada. Abbiamo fatto un sacco di filmati e invitiamo le forze dell’ordine preposte a vigilare a guardarle».