MARGHERA - Un rotolo di carta igienica, una bottiglietta d'acqua, una mela, un panino e un braccialetto identificativo al polso. Questa la ricchezza con cui ieri mattina 150 dei 450 migranti destinati ai centri di accoglienza temporanea del Veneto sono arrivati nel parcheggio di un centro commerciale di Marghera consueto punto scelto dalla Prefettura come area di smistamento profughi. Nessuno di loro ha cellulari in mano o vestiti firmati. Anzi. Sono il simbolo della povertà assoluta. Quasi tutti sono fuggiti da Eritrea, Senegal, Nigeria e Somalia alcuni mesi fa per arrivare in Libia e poi salire su uno dei tanti barconi diretti verso e coste dell'Italia. Una volta sbarcati sono stati foto segnalati e identificati nei centri di Corigliano Calabro e Taranto. Poi, finalmente, l'altro ieri sera la partenza verso il Nord. Hanno viaggiato per 14 ore, di notte, e verso le 10 del mattino sono giunti alla loro prima destinazione, un anonimo parcheggio di un centro commerciale a fianco della statale Romea...
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".