Mazzacurati, le dichiarazioni del 2013 utilizzabili nel processo

Sabato 4 Febbraio 2017 di Gianluca Amadori
Giovanni Mazzacurati con Giorgio Orsoni
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Le dichiarazioni di Giovanni Mazzacurati rese nel corso delle indagini preliminari, nell'estate e autunno del 2013, sono utilizzabili al processo a carico degli ultimi otto imputati per lo scandalo Mose. Lo ha deciso ieri il Tribunale di Venezia con un'ordinanza depositata che ammette l'acquisizione anche dei suoi memoriali, ma solo se richiamati nei verbali d'interrogatorio, e dispone il deposito delle registrazioni audio delle deposizioni, precisando però che non vi è alcuna norma che ne preveda l'ascolto in pubblico dibattimento. Le confessioni dell'ex patron del Mose saranno valutate con tutti i limiti prescritti dalla Cassazione, proprio perché si tratta di «dichiarazioni assunte in assenza di contraddittorio».

Nel 2013 non era «prevedibile l'irripetibilità delle dichiarazioni», scrive il Tribunale, e dunque non vi era obbligo di chiedere di cristallizzarle tramite incidente probatorio. All'epoca Mazzacurati fu scarcerato grazie ad un certificato medico che, oltre a problemi cardiologici, evidenziava «condizioni cliniche stabili, con marcia un po' rallentata e lieve trascinamento dei piedi, associato ad un iniziale deficit mnesico». Diagnosi da cui «non emerge alcun elemento che possa rendere prevedibile un'evoluzione demendigena»...
 
 

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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