«Costa è succube di Mazzacurati:
lo ha voluto lui presidente del Porto»

Mercoledì 11 Giugno 2014
Paolo Costa e Giancarlo Galan
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VENEZIA - «Costa è succube di Mazzacurati, al Porto l'ha messo Mazzacurati». Lo afferma l'ex ad di Mantovani, Piergiorgio Baita, spiegando ai pm quale fosse il potere dell'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova nei confronti dell'autorità portuale. Questo in relazione alla turbativa d'asta in una gara bandita dal porto di Venezia, vicenda che nel luglio 2013 aveva portato agli arresti di Mazzacurati.



Nei verbali agli atti dell'inchiesta, Baita - su cui Mazzacurati aveva fatto pressioni perché con le altre grandi imprese non partecipasse alla gara - dice di poter testimoniare che «quando si è trattato di fare la nomina di Costa presidente dell'autorità portuale Mazzacurati si è molto adoperato per superare l'ostilità dell'assessore Chisso, che non voleva Costa, ma Michele Gambato (presidente di una controllata della Regione, "Sistemi Territoriali" ndr)». «È stato Mazzacurati - prosegue Baita - a fare da mediatore con Galan, perché Galan mediasse su Matteoli e Matteoli desse l'indicazione di Costa, indicato nella terna del centronistra».



Paolo Costa, sindaco di centrosinistra di Venezia dal 2000 al 2005, è stato anche ministro dei lavori pubblici nel Governo Prodi, subentrando ad Antonio Di Pietro. È alla guida del Porto di Venezia dal 2008.
Ultimo aggiornamento: 19:08

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