Venezia. S. Marcuola, il mistero dell'antico cimitero. Gli scavi accanto a Palazzo Mandelli riportano alla luce le tracce di una probabile necropoli

Domenica 4 Febbraio 2024 di Tomaso Borzomì
S. Marcuola, il mistero dell'antico cimitero. Gli scavi accanto a Palazzo Mandelli riportano alla luce le tracce di una probabile necropoli

VENEZIA - Non ha niente a che fare con il rio Batario, ma dagli scavi effettuati a Cannaregio appare un probabile reperto archeologico. Nulla da stupirsi in una città come Venezia, in cui basta aprire il selciato e la probabilità di trovare qualcosa di antico è reale. Quello che è accaduto un anno fa a San Marco, potrebbe ora replicarsi a San Marcuola.

Durante i lavori che si stanno svolgendo nell'area, nei pressi di palazzo Mandelli, pare infatti siano emersi alcuni reperti di cui è difficile stimare il valore. Nell'area tra rio terà drio la chiesa e campiello drio Ca' Memo i lavori proseguono da mesi e sono visibili, in parte, dall'esterno. Quello che invece non è visibile al pubblico è quanto accade nel cortile intercluso.

CONDOTTA
C'è voluto l'occhio vigile di un vicino che, ponendo un po' di attenzione verso i lavori in corso, si è accorto un giorno che qualcosa era tornato alla luce del sole dopo anni. Durante gli scavi sarebbe apparsa una condotta, difficile ipotizzare il periodo, ma sta di fatto che, appena sotto al selciato in masegni, potrebbe esserci qualcosa di storico. Un ritrovamento simile a quanto avvenuto proprio a febbraio dello scorso anno, quando ne scaturì una grande curiosità intorno al presunto rio Batario. Alla fine emerse che si trattava di un cunicolo per il drenaggio risalente al diciannovesimo secolo, nulla a che vedere con quanto ipotizzato inizialmente, che invece risaliva al dodicesimo secolo. Da quanto immortalato, si vede che per circa cinque-sei metri si estende quella che pare una vecchia condotta, ma sembra anche ci possa essere una parte di un basamento di una vera da pozzo. Probabilmente, nello spazio in cui non sono ancora stati sollevati i masegni, la cornice potrebbe anche continuare, ma questo è tutto da scoprire.


ANTICHE SEPOLTURE
Data la vicinanza con la chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato o San Marcuola, che parrebbe risalire al nono-decimo secolo, potrebbe anche trattarsi di un perimetro legato al vicino cimitero. Secondo quanto riferito da una persona che abita nei dintorni, sarebbero stati abbattuti in zona tre antichi cipressi. E anche questa fattispecie lascia aperte curiosità, perché, è noto, il cipresso è un albero che viene utilizzato nei pressi dei cimiteri. Ed è altrettanto noto che vicino ad alcune chiese c'erano i luoghi di sepoltura, quindi potrebbe esserci un legame tra l'ormai scomparsa presenza dei particolari alberi e l'ipotizzabile preesistenza di un camposanto. Qualora fosse confermato, resta da capire se ci possano essere eventuali tombe. In quel caso il rischio che i lavori possano portare alla luce altre "novità" non sarebbe del tutto recondito. Anche perché, sempre restando alle ricostruzioni dei residenti, sarebbero in via di posizionamento alcune vasche di cemento, il che renderebbe difficile capire cosa si trovi sotto al selciato.


MICROPALI
Stando agli occhi vigili di alcuni abitanti, sarebbero stati inseriti nella pavimentazione micropali di una lunghezza di circa quattro-cinque metri. Se così fosse, questi avrebbero potuto raggiungere anche il caranto, l'antico sottosuolo d'argilla, senza però sapere cosa sia stato perforato. Qualora l'ipotesi fosse accertata, sarebbe un'ulteriore coincidenza proprio con l'area marciana, dove furono trovati resti di ossa umane relativi a sepolture proprio nel vicino cimitero attiguo alla basilica di San Marco. All'epoca dei ritrovamenti, circa due anni fa, si riuscì anche a ipotizzare che si trattasse di uomini di chiesa o facoltosi residenti che ebbero l'onore di essere sepolti vicino a uno dei luoghi-simbolo di Venezia. Per ora si tratta solo di congetture: quello che però resta evidente è che nel corso dei lavori sia emersa la condotta e i resti di una vera da pozzo che potrebbero avere rilevanza archeologica.

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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