NOALE - Gli occhi della folla, a migliaia, puntati sulla catasta di ramaglie in attesa del fuoco, spiegano chiaramente il motivo per cui sia tanto difficile cedere alle spinte e agli appelli di chi chiede che si rinunci ai falò in favore dell'ambiente.
LA GIORNATA
Ma dopo il corteo, i lamenti dei borghi, l'arrivo dei Re Magi, il falò e il pronostico la festa è proseguita, in una nuova veste, tra i locali di piazza XX settembre, con l'aperitivo e il concerto della street band dei Funkasin. Un evento corale che, sotto la regia della Pro Loco, ha visto impegnati i borghi Camposampiero, Mestre, Mirano e Treviso, il Gruppo Missionario, il Gruppo Tempesta, e una squadra sicurezza composta da volontari di Protezione civile e associazione Carabinieri. In tutto oltre un centinaio di persone. La rievocazione della storica Festa de a Pifania ha preso il via con i mercatini della piazza, tra i carri e i figuranti in costume di Borgo Treviso, Borgo Mestre, Borgo Mirano e Borgo Camposampiero.
IL CORTEO
Da lì è partito il corteo, aperto dalle befane sui trampoli e dal corpo filarmonico di Noale, seguito dai carri e da migliaia di persone che, da ogni direzione, convergevano sulla rocca. Dopo i lamenti proposti dai borghi sul palco, per i quali nessuno si offende, con le invocazioni alternate da marantega e da vate. Dopo anni di assenza, il fuoco è più atteso che mai. «C'era grande voglia di ritorno a questa festa - commenta il presidente della Pro Loco Enrico Scotton -. Ora possiamo confermare che se facciamo un referendum pro o contro il fuoco stravince il falò senza alcun dubbio». Ma la sensibilità ambientale c'è, tant'è che proprio da Noale è stato lanciato l'appello di aprire un confronto a livello regionale per ridurre gli eventi e le dimensioni dei fuochi, e per controllare che a bruciare siano solo ramaglie di siepi. I fuochi d'artificio sono stati sostituiti da un laser show. Ma con la consapevolezza che le proteste sono tante e che lo stop potrebbe arrivare presto. «Abbiamo fatto bruciare le sterpaglie velocemente e quindi sono convinto che non abbiamo prodotto troppe polveri ma aspettiamo i dati - conclude Scotton - Il lasershow è piaciuto molto. Siamo riusciti a portare a casa il risultato a difesa delle tradizioni e vogliamo andare avanti con questa festa: speriamo che ce la lascino fare ancora».