FOSSALTA DI PIAVE - È morto Severino, il nonno che amava le api. Il paese ha perso un suo pezzo di storia: a causa di una grave malattia, se ne è andato a 89 anni Severino Stello.
APPASSIONATO
Impiegato inizialmente in una azienda avicola fossaltina, Severino ha sempre coltivato la passione per le api al punto da farne una professione, che ha seguito con particolare dedizione, soprattutto dopo la pensione. Credeva fortemente nel valore della natura per la società e nel ruolo delle piccole api. Anche per questo non mancava di incontrare i ragazzi del territorio, non solo di Fossalta, per spiegare loro le dinamiche di questa attività. E’ stato, di fatto, un precursore tra gli apicoltori del Sandonatese; tra i primi a portare il miele ai mercatini, quando ancora non si parlava di prodotti a chilometro zero. «È sempre stato molto attivo – ricorda il sindaco Manrico Finotto – nelle varie attività in paese e negli incontri con le scolaresche: Severino era veramente una brava persona».
IL RICORDO
Il ricordo e le condoglianze sono state portate anche dal capitano della Compagnia dei Carabinieri di San Donà di Piave, Daniele Brasi. «I miei personali ricordi – è la testimonianza di Mariangela sulla pagina Facebook “Te sì da Fossalta de Piave se…” - vanno al lontano 1978, quando ho mosso i primi passi nella biblioteca comunale e il signor Stello ne era presidente. Da allora, e per molti anni, tante sono state le manifestazioni, le iniziative, le mostre e i concorsi realizzati insieme per valorizzare il ruolo della biblioteca comunale e della cultura nel paese. Di lui ricorderò sempre l’entusiasmo, la disponibilità, la generosità, l’apertura verso le novità e le nuove tecnologie». Per Federica, Severino era «un uomo d’altri tempi, una persona delicata come il volo delle sue api, semplice come la bellezza della natura che proteggeva, umile come i pregiati grappoli che danzano nei suoi alveari, riservato come il silenzio dei fiori. Delicatamente lascia uno sciame indelebile in ognuno di noi; nel cuore fossaltino sarà sempre il dolce re delle api». La famiglia ha voluto ringraziare l’equipe delle cure palliative dell’Ulss 4, “per la disponibilità e la sensibilità”.