TREVISO - E' una 50enne che abita nel Moglianese e lavora a Mestre la donna arrivata al pronto soccorso del Ca’ Foncello con febbre alta, vomito e un forte dolore alla testa. Sintomi apparsi già nella giornata di lunedì e poi via via drasticamente peggiorati. Alle 18.30 la drammatica diagnosi: meningite da meningococco di tipo B.
La donna è stata immediatamente ricoverata in rianimazione, dove versa in condizioni serie. La prognosi è riservata. Saranno fondamentali le prossime ore. Non appena avuti i risultati degli esami di laboratorio eseguiti dalla microbiologia, il dipartimento di prevenzione dell'Usl di Treviso ha sottoposto a profilassi tutte le persone entrate in stretto contatto con la 50enne, come previsto dai protocolli di sicurezza: in primis i familiari e per precauzione anche gli operatori dell'ambulanza, quelli che hanno preso in carico la signora al pronto soccorso e il personale che lavora nella terapia intensiva.
«Non ci sono sostanziali rischi di contagio - spiega Roberto Rigoli, direttore del dipartimento di Patologia clinica e responsabile della Microbiologia del Cà Foncello - abbiamo già avuto casi simili che hanno rodato la nostra macchina operativa. È stata fatta subito una ricognizione dei contatti stretti avuti dalla paziente. Dalla diagnosi alla profilassi non sono passate che poche ore».
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