Arriva "karshof", la farina ricavata dagli scarti del carciofo: l'idea green di una start up di Mirano. Come funziona

Martedì 27 Febbraio 2024 di Anna Cugini
Arriva "karshof", la farina ricavata dagli scarti del carciofo: l'idea green di una start up di Mirano. Come funziona

MIRANO - La Circular Faber di Mirano ricava farina dagli scarti del carciofo.

La start up innovativa Circular Faber nasce un paio di anni fa con l'obiettivo di creare prodotti ad alto valore nutrizionale recuperando scarti agroalimentari. Proprio da qualche settimana la start-up ha aperto la propria sede operativa a Mirano in via Viasana e da qui sviluppa accordi e partnership per dare concretezza alle proprie ricerche e brevetti.

La farina dal carciofo

«Il 30% della produzione di frutta e verdura dell'Unione Europea viene perso o sprecato, causando ingenti perdite economiche ed enormi problemi ambientali, inoltre la produzione alimentare è responsabile del 26% delle emissioni di gas serra» si legge in home page del sito ufficiale di Circular Faber, i cui fondatori sono Nicola Ancilotto, Luca Cotecchia, insieme a Marco Turriziani che si occupa di financial e Michele Prete addetto al maketing. «Attraverso un'economia circolare e sostenibile vogliamo portare sul mercato dei prodotti innovativi e alternativi, e renderli fruibili da tutti».

Michele Barison, segretario della CNA miranese mostra il proprio orgoglio per un caso emblematico di start-up innovativa nel territorio: «Circular Faber nei mesi scorsi aveva già attratto l'attenzione di vari siti, testate e programmi Tv che si occupano di sostenibilità ed economia circolare». Un'eccellenza tutta miranese, dunque. «Il primo "focus" su cui abbiamo incentrato il nostro lavoro» racconta Luca Cotecchia, uno dei fondatori «sono gli scarti del carciofo, da cui ricaviamo una farina ecologica e sostenibile, che abbiamo brevettato col nome di karshof, da utilizzare per fare pane e grissini, ma anche dell'ottima pizza e pasta di grano duro».

Circular Faber si procura la materia prima attraverso accordi con produttori locali grazie ai quali riesce ad accorciare la filiera ed evitare lunghe fasi di trasporto. «Per la lavorazione al momento procediamo in outsourcing - dice ancora Cotecchia - in attesa di poter essere in futuro del tutto autonomi». I finanziamenti del progetto arrivano da Cassa Depositi e Prestiti attraverso Terra Next, l'acceleratore della Rete CDP dedicato proprio al sostegno di startup concentrate sulla bioeconomy. «Una lavorazione sostenibile e all'avanguardia che la CNA ha l'orgoglio di aver valorizzato davvero a tutti i livelli» continua Barison, che ricorda come Circular Fiber già nel 2022 abbia partecipato al Premio CambiaMenti, che l'Associazione assegna per dare visibilità alle nuove tendenze che si affermano nella Pmi.

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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