Blitz nell'appartamento del centro per salvare 40 gatti, 20 erano cuccioli

Lunedì 30 Maggio 2022 di Fulvio Fenzo
Uno dei cuccioli di gatto salvati dall'appartamento di Mirano
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MIRANO - Si è quasi barricata in casa per “difenderli” perché, nella sua mente, lei proteggeva quei gatti. Tanti, una quarantina tra cui oltre venti cuccioli, tutti rinchiusi nel suo appartamento nel centro di Mirano.

Invece, a salvare quelle povere bestiole che si stavano ammalando, sono arrivati i volontari dell’Oipa, assieme a polizia municipale e vigili del fuoco, per aprire le porte di quella abitazione e trovare un riparo sicuro ai gatti. Che, ora, hanno bisogno di aiuti e di trovare una sistemazione in qualche famiglia che li adotti.


LA SEGNALAZIONE
Li chiamano “accumulatori seriali”: ci sono quelli che, in casa, collezionano o immagazzinano oggetti di ogni tipo (arrivando poi a sgomberi obbligati) e quelli che, appunto, si riempiono di animali. Più di qualcuno aveva notato quella donna che, da tempo, prelevava i gatti che trovava in strada per portarseli a casa, e la segnalazione è fortunatamente arrivata all’Oipa - Organizzazione Internazionale Protezione Animali di Venezia. Le guardie zoofile coordinate da Federica Faggiana si sono quindi mobilitate e, conoscendo la difficoltà e la delicatezza della situazione, sono riuscite a coinvolgere tutti gli organi competenti per liberare i gatti. Un’operazione avvenuta l’altra mattina, ma che non si è rivelata per niente semplice in quanto la donna non voleva assolutamente aprire la porta. 
Si è resa dunque necessaria un’operazione congiunta per riuscire ad entrare in quell’appartamento, e qui sono state riscontrate condizioni igienico-sanitarie ancora peggiori di quanto si temeva. «C’erano 16 gatti adulti e ben 23 cuccioli, questi ultimi nati poche ore prima o al massimo di un mese - spiega Annalisa Minto, delegata Oipa di Venezia -. Tutti i gatti necessitavano di cure veterinarie per varie patologie, date anche dall’ambiente malsano dove erano costretti a vivere». Le malattie si stavano diffondendo anche tra i cuccioli appena nati, ed è stata preziosa la pronta collaborazione e l’aiuto dell’Enpa di Mira che si è messa a disposizione per le prime cure e l’accoglienza nel proprio rifugio. Ma se l’Ente Nazionale Protezione Animali mirese ha offerto diversi posti, sono stati anche gli stessi volontari dell’Oipa a prenderne alcuni in affido provvisorio (tecnicamente “stallo”) nelle proprie case, in attesa di qualche famiglia che li vorrà accogliere. La donna, invece, è stata affidata alle cure dei sanitari giunti sul posto, ma non verrà denunciata viste le sue condizioni. 


L’APPELLO
Per gatti e gattini Oipa ed Enpa chiedono invece auti immediati: «Serve il sostegno di tutte le persone di buon cuore che potranno aiutarci a salvare e curare questo gran numero di animali - concludono i volontari -. Serve cibo umido e secco per adulti e cuccioli, sabbia per lettiera e tappetini assorbenti, da consegnare mercoledì dalle 15 alle 18 in Villa Belvedere a Mirano (Ufficio Guardie zoofile) o al Rifugio Enpa di Mira negli orari di apertura». Le offerte, invece, si possono fare sugli conti correnti delle due associazioni che si trovano sulla pagina Facebook “Oipa Venezia”.
 

Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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