La neonata morì durante il parto
I genitori fanno causa all'Uls 12

Giovedì 22 Settembre 2016
La neonata morì durante il parto I genitori fanno causa all'Uls 12
3
VENEZIA - “Operato non corretto”, “diagnosi tardiva”, “non adeguata effettuazione delle manovre di disimpegno”. In forza di queste inequivocabili conclusioni della perizia medico legale disposta dalla Procura di Venezia, e del totale disinteresse della controparte a trovare una soluzione stragiudiziale, martedì 20 settembre è stato notificato l'atto di citazione in causa dell'Ulss 12 veneziana avanti il Tribunale di Venezia per conto dei genitori della piccola Tasnim Mim, una coppia di origine bengalese ma residente da tempo a Mestre.

Due anni fa la morte della neonata, venuta alla luce nel nuovo ospedale dell'Angelo, uno dei fiori all'occhiello della sanità veneta, destò grande scalpore al punto che intervenne anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia, assicurando che la sanità regionale avrebbe fatto chiarezza sull'episodio e dato risposte alla famiglia.

I fatti. La mattina del 27 maggio 2014 la mamma, alla 39. settimana di gravidanza, viene ricoverata all'Angelo per partorire il suo primo figlio: la gravidanza è stata regolare, le ecografie non hanno evidenziato problemi. La signora però viene costantemente monitorata in ragione della sua condizione di diabetica e ipertesa, che tuttavia non sarà adeguatamente presa in considerazione durante il parto.

Alle 22.54 la giovane viene sottoposta ad episistomia medio laterale destra per facilitare l'uscita del feto: 13 minuti dopo viene espulsa la testa, ma non altrettanto avviene per le spalle, come avrebbe dovuto. L'ostetrica, che aveva già chiamato da un po' il medico di guardia, evidentemente allertata dalle anomalie in atto, annota la mancata uscita delle spalle nonostante due successive contrazioni, e a quel punto convoca anche l'anestesista e il pediatra, iniziando ad eseguire, su indicazione del ginecologo, alcune manovre comuni in questi casi. Solo dopo svariate prove andate a vuoto, il medico riesce a estrarre dal corpo materno la piccola Tasnim Mim, ma le sue condizioni appaiono subito gravissime: la neonata comincia a respirare solo al terzo tentativo di rianimazione.

La neonata alle 4.10 del giorno dopo viene trasferita d'urgenza presso la Patologia Neonatale dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, con diagnosi di asfissia grave dalla nascita e frattura dell'omero sinistro, ma alle 22.15 del 28 maggio spira.

Per mamma e papà quello che doveva essere il giorno più bello della vita, per la nascita della loro primogenita, diventa un dramma. Ai genitori viene detto poco o nulla e anche dopo il decesso le loro richieste di spiegazioni rimangono per lo più inevase. I due giovani coniugi, distrutti dal dolore e dall'incredulità, una volta tornati a casa trovano la forza di chiedere aiuto a degli esperti: attraverso il consulente personale Diego Tiso, si rivolgono a Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, e i fatti vengono denunciati all'autorità giudiziaria,che dispone l'autopsia sul corpicino.

La consulenza tecnica collegiale,disposta dal Pubblico Ministero della Procura di Venezia titolare del fascicolo, il dottor Walter Ignazzitto, ha visto impegnate, data la delicatezza del caso, ben tre professionalità mediche, affiancate dai consulenti di parte: un medico legale, la dott.ssa Silvia Tambuscio, un neonatologo, il dott. Daniele Trevisanuto, e una ginecologa ostetrica, la dott.ssa Alessandra Zambon. 
Sulla base delle risultanze è stata quindi promossa la procedura di mediazione con l'Ulss 12, da cui dipende l'ospedale dell'Angelo, per tentare una definizione bonaria della vertenza. mediazione non andata  a buon fine.

Alla coppia, in attesa dei provvedimenti della Procura in sede penale, dove si è ancora nella fase delle indagini preliminari, non è quindi rimasto che procedere con una causa civile per il risarcimento di tutti i danni. La prima udienza del procedimento è fissata per il 20 gennaio 2017.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci