L'arte di Chagall a Mestre: i capolavori del pittore russo da oggi al Candiani. Un viaggio nel suo mondo onirico

Sabato 30 Settembre 2023 di Filomena Spolaor
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro alla mostra di Chagall

MESTRE - C’è un battito vitale che affiora dall’arte di Marc Chagall. La sua libertà espressiva, che porta a riflettere su tutto ciò che non fa parte del ragionamento, della parola. Maestro e poeta del colore, pittore della fantasia e del sogno, grande protagonista del Novecento, la sua arte è di scena da oggi al Centro Candiani.

Al visitatore succede di essere toccato dall’immaginario lirico, visionario, irrazionale che emerge dalla mostra "Chagall. Il colore dei sogni", progetto espositivo di Fondazione Musei Civici di Venezia, a cura di Elisabetta Barisoni, aperto al pubblico fino al 13 febbraio.

La narrazione ha come punto di partenza ideale il capolavoro “Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk” (1914- 1922), conservato nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, acquisito dal Comune alla Biennale del 1928. Per la prima volta dialoga con l’opera “Vitebsk. Scena di villaggio” (1917) della collezione Batliner dell’Albertina di Vienna. Una prima suggestione che racchiude l’immaginario del maestro russo naturalizzato francese, il suo patrimonio popolato di figure in bilico tra memoria e invenzione, cultura popolare, folclore e misticismo Yiddish, gioia e profonda introspezione. E nostalgie scaturite da una vita di spostamenti, tra l’Europa segnata da conflitti mondiali e gli Usa.

L’esposizione unisce quadri della collezione di Ca’ Pesaro in dialogo con lavori del maestro russo, in prestito anche, oltre al museo viennese, da Musée National Marc Chagall di Nizza, Szépművészeti Múzeum di Budapest e dall’Israel Museum di Gerusalemme. «Il Candiani si sta costruendo una reputazione internazionale – spiega il segretario organizzativo della Fondazione Mattia Agnetti -. Per la prima volta, con il “Rabbino” di Chagall, sperimentiamo la riproduzione tattile di un’opera, per farla fruire a persone con disabilità sensoriale». 

Dopo le esposizioni dedicate a Klimt e Kandinsky, la Fondazione porta la rivoluzione artistica delle Avanguardie a Mestre. «Si tratta di un lavoro scientifico che valorizza non solo alcune opere importanti di Ca’ Pesaro – evidenzia la dirigente dell’area attività museali Chiara Squarcina –, ma anche di due precedenti edizioni del Premio Mestre di Pittura e del concorso “Artefici del nostro tempo”». Nella prima sezione tematica, intitolata “Il sogno simbolista”, le opere di Odilon Redon introducono al Supernaturalismo di Chagall, al suo “tempo interiore”. La seconda prende spunto dall’importanza che il villaggio natale. «È soltanto mio / il paese che è nell’anima mia»: con i brani di questa poesia la sezione interamente dedicata a Vitebsk confronta il villaggio con il ricordo interiore che ne ha l’artista. La sezione “Artisti in esilio” fa riferimento alle vicende che hanno accompagnato la sua esclusione e migrazione dall’Europa sotto la dittatura nazista. 

LE FAVOLE

Ma “Il colore dei sogni” che aiuta Chagall a sopravvivere è dato anche dagli amanti ripresi in volo sopra il villaggio o mentre si uniscono in un abbraccio, protagonisti della quarta sezione. Le opere a soggetto religioso caratterizzano la quinta, con una serie di incisioni per la Bibbia e le Crocifissioni. Forse il ciclo grafico in cui Chagall espresse al meglio la propria creatività è quello dedicato alle “Favole” di La Fontaine, che chiude la mostra. «Rifacendomi alle parole di Venturi che introducono la rassegna monografica dedicata alla Biennale del 1948 – descrive Elisabetta Barisoni, responsabile di Ca’ Pesaro e curatrice della mostra – oltre le leggi della logica, esiste la dimensione della poesia, dell’irrazionale. “Il colore dei sogni” sono tanti colori, ma soprattutto il blu che traccia un percorso espositivo in cui Chagall annega nel sogno della memoria della sua infanzia». A giudizio del sindaco Luigi Brugnaro, questa mostra (aperta dal martedì alla domenica, 10-19) può offrire un’alternativa al centro storico, per diversificare i flussi turistici.

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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