MESTRE - Ci mancava la galaverna. Dall’enciclopedia: "Dicesi galaverna deposito di ghiaccio in forma di aghi o superficie continua ghiacciata su oggetti esterni che può prodursi in presenza di nebbia quando la temperatura dell'aria è inferiore a zero gradi centigradi". In città, ma solo a Mestre, la brina che riesce a far fermare il tram per ore. Praticamente non sono nemmeno partiti dal deposito. Ieri mattina, alle 6, tutti i tram se ne sono rimasti al capolinea di Favaro in attesa che si sciogliesse il ghiaccio sui cavi elettrici. Un anello di durissima brina (la stessa che ha fatto imprecare tutti i mestrini che se la sono ritrovata sul parabrezza della macchina, come una crosta quasi inscalfibile) ha infatti isolato la corrente, impedendo ai pantografi dei tram di fare "contatto" e di alimentare i mezzi. E così sono nuovamente stati mossi i bus sostitutivi sia nella tratta del T1 Favaro-Mestre-Venezia che su quella del T2 Mestre-Marghera, riuscendo di fatto a limitare i "danni" per i pendolari, tenendo anche presente che proprio ieri mattina sono state riaperte le scuole...
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