MESTRE - Togliere tutte le mense dei poveri dal centro città e creare un polo unico dell'assistenza, collegandosi alla Cittadella della carità che hanno pensato don Armando Trevisiol e don Gianni Antoniazzi. È l'idea del sindaco. Non solo, dunque, Ca' Letizia ma anche la mensa dei Cappuccini che, insieme alla sede di via Querini, costituisce il polo principale della carità nel cuore cittadino. A quel punto anche la terza attività solidale che opera in centro potrebbe essere accorpata, si tratta della mensa della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria ad Altobello.
L'altra sera a Santa Maria delle Grazie, parlando di degrado e di come combatterlo, Luigi Brugnaro ha annunciato il suo progetto ai cittadini dei Tavoli di consultazione. L'idea originaria di spostare Ca' Letizia, dunque, sta prendendo forma e si sta allargando come un progetto complessivo di riqualificazione della città. L'assunto da cui parte il sindaco è che i quartieri dove operano le mense sono più colpiti di altri dal degrado, perché i piccoli criminali (spacciatori di strada, ladri... ), i mendicanti di professione e gli sbandati si mescolano con i bisognosi per mimetizzarsi meglio.
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