Maturità, tocca anche a Bebe Vio:
«Una faticaccia, come una gara»

Giovedì 23 Giugno 2016
Maturità, tocca anche a Bebe Vio: «Una faticaccia, come una gara»
MOGLIANO - (M.F.) «È stata una faticaccia. Dopo la seconda prova scritta andrà a fare terapie e massaggi. Come dopo una gara». Bebe Vio, la campionessa paralimpica di scherma, ha affrontato il tema d'italiano, primo appuntamento della maturità, all'istituto San Marco della Gazzera di Mestre, dove studia arti grafiche. Ha scelto la traccia socio-economica: "Crescita, sviluppo e progresso sociale. È il Pil misura di tutto?".

Non è stato semplice. Subito dopo la prova ha confidato la sua fatica al padre. «Con le protesi, non avendo il polso, per scrivere deve lavorare con la spalla e tenere il gomito molto alto - spiega Ruggero Vio - è uscita massacrata. Ha fatto tre ore di brutta. Poi si è riposata per mezz'ora. E di seguito ha fatto la bella». È stata tra gli ultimi a uscire. Avrebbe potuto affrontare il compito con l'ausilio di un computer. Ma non ha voluto. «Non voleva fare le cose in modo diverso dagli altri - rivela il padre - non vuole avere vantaggi, come li chiama lei. Dice che le mancano solo dei pezzi e che quando mette le protesi è a posto. Anche se non è proprio così». 
Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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