VENEZIA - Torna l’allarme Covid in corsia: chiudono due reparti di Villa Salus, con la sospensione delle visite della struttura sanitaria privata di Mestre, ex Covid-hospital durante la pandemia. Il cartello comparso nella mattinata di ieri all’ingresso dell’ospedale, che annunciava la temporanea sospensione delle visite ai degenti ricoverati nei reparti di Medicina e Lungodegenza, ha fatto impensierire coloro che hanno i propri cari, magari anziani e debilitati, in cura nella struttura: la chiusura dei reparti, assicurano i responsabili, è solo temporanea ed è dovuta ad alcuni casi di Covid riscontrati nei pazienti ricoverati.
La chiusura
«Un protocollo che, ci rendiamo conto, può far innervosire coloro che vorrebbero andare a trovare i propri congiunti ricoverati e che si vedono negare l’ingresso, ma d’altronde non possiamo certo contattare personalmente tutti i parenti delle persone ricoverate», fanno sapere dalla struttura. «Il protocollo statale, a cui anche come struttura privata dobbiamo attenerci, prevede l’isolamento delle stanze dei pazienti, anche a tutela di chi si trova in situazioni di salute particolarmente compromesse, i cosiddetti “fragili”. Possiamo garantire che la situazione è perfettamente nella norma e il protocollo da adottare in caso di contagi è comune a molti altri ospedali, sia pubblici che privati», aggiungono.
Covid hospital
Villa Salus e San Camillo al Lido sono realtà importanti nella sanità privata veneta ed entrambe hanno attraversato momenti difficili: Villa Salus è stato uno degli 11 Covid hospital del Veneto e il San Camillo è stato salvato dalla chiusura, trovandosi a rischio di fermarsi per sempre dal 2019. Il reparto Covid di Villa Salus è stato chiuso a giugno 2021: «Il nostro ospedale è stato Covid hospital da marzo 2020 – aveva ricordato il primario Mauro Schiesaro in occasione della chiusura – per un lungo periodo tutti i reparti sono diventati reparti Covid. Abbiamo raggiunto le circa 100 presenze Covid contemporanee». A fine della prima ondata, a giugno 2020, c’era stata la chiusura del reparto Covid di Villa Salus, riaperto però in occasione della seconda ondata, che da ottobre 2020 a giugno 2021 aveva fatto registrare circa 400 ricoveri nella struttura mestrina. Durante la recente presentazione del bilancio sociale, a inizio settembre, Mario Bassano, amministratore delegato dell’Ospedale Villa Salus di Mestre e dell’Ospedale IRCCS San Camillo del Lido di Venezia, aveva sottolineato la centralità che continuano ad avere queste strutture nell’ambito della sanità veneta: «Gli ospedali religiosi oggi non fanno molto clamore, sono pochi, ma sono ancora una testimonianza forte di una tradizione antica di attenzione all’uomo che soffre - ha detto - I nostri operatori, tutto il personale ha questa sensibilità e di questo siamo particolarmente orgogliosi».