Via le grandi navi da San Marco Saranno ormeggiate a Marghera

Martedì 7 Novembre 2017
Via le grandi navi da San Marco Saranno ormeggiate a Marghera
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VENEZIA - Le grandi navi non passeranno più dal canale della Giudecca e dal bacino di San Marco. Lo ha detto il ministro Delrio al termine del “Comitatone” per Venezia. Nell’arco di 3/4 anni andranno a Marghera tutte le navi oltre le 55mila tonnellate di stazza. «A regime le grandi navi andranno tutte nel canale nord di Marghera». Il ministro ha spiegato che non ci sono interferenze con il traffico commerciale. «Le due realtà possono coesistere in questa fase transitoria fino a quando il terminal di Marghera sarà attrezzato - ha aggiunto Delrio -. Metteremo in campo una nuova determinazione dell’autorità Marittima per disciplinare il traffico temporaneo con nuovi criteri che tengano conto di tutte le variabili architettoniche paesaggistiche ambientali per preservare al massimo la laguna. Continuiamo a studiare ed esplorare la possibilità di sfruttare gli attuali canali perché non se ne scavano di nuovi».
Positivo il commento del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «#GrandiNavi: soluzione condivisa con RegioneVeneto e #Governo. Grande risultato dei cittadini veneziani», è il suo tweet al termine del Comitatone. «Sono molto soddisfatto per la soluzione trovata, perché tiene conto del lavoro derivante dall’indotto delle navi da crociera che assolutamente non potevamo perdere. Siamo contenti della soluzione del canale Vittorio Emanuele, se ci sarà o meno bisogno della via lo vedremo con la legge». Per il Comune di Venezia, conclude, «basta che sia chiaro all’Unesco e a tutto il mondo che noi abbiamo una soluzione alle grandi navi in laguna, condivisa con la Regione e il Governo».


«Finalmente c’è un piano di lavoro per le grandi navi fuori dalla Giudecca e dal bacino di San Marco», aggiunge il Governatore del Veneto Luca Zaia che ha accolto positivamente il voto all’unanimità (contrario solo il sindaco di Chioggia), sottolineando l’importanza sia dal punto di vista turistico per i milioni di passeggeri che visitano Venezia ma anche per l’aspetto economico e del lavoro, per tutti coloro che svolgono attività in questo settore. «La Marittima - ha rilevato Zaia - sarà destinata ad accogliere il turismo luxury che porta valore».
Ma le preoccupazioni degli ambientalisti sullo scavo di nuovi canali in una laguna già segnata dal pesante squilibrio introdotto dal canale dei petroli e dalle altre manomissioni dell’ecosistema, e dei sindacati, sulla torsione in chiave turistica dello sviluppo di Porto Marghera, sulla compresenza dei traffici commerciale, industriale e turistico, sulla vicinanza di impianti rischiosi, «non risultano affatto superate dalle rassicurazioni verbali che accompagnano la decisione del Comitatone di trasferire progressivamente le grandi navi da crociera a Marghera», replica il Presidente della Municipalità di Marghera e ambientalista Gianfranco Bettin. «Sembra più una scelta dettata dalla volontà di prendere finalmente una decisione, piuttosto che di prendere la decisione davvero giusta - conclude -.

Una scelta, quest’ultima, che dovrebbe in primo luogo dimostrare di saper rispondere a quelle preoccupazioni, che sono anche le nostre. E non è quello che è avvenuto oggi in Comitatone».

Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 11:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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