JESOLO - «Chiediamo al Comune, visto l'approssimarsi della stagione, l'estensione della proroga a fine stagione per tutte quelle concessioni non ancora andate a rinnovo». A lanciare l'appello è Lorenzo Vallese, responsabile regionale per Fiba Confesercenti e presidente del Consorzio Veneto Chioschi, la realtà che rappresenta quasi tutti i chioschi della spiaggia di Jesolo, oltre a quelli di Cavallino-Treporti ed Eraclea.
AGGREGAZIONI CONTESTATE
«Per quanto ci riguarda - spiega Vallese fin da subito, attraverso le osservazioni al piano, ci siamo detti contrari all'aggregazione in un unico concessionario delle unità minime di gestione: la volontà era quella di mantenere separate le concessioni tra chioschi e stabilimenti balneari. Il Comune invece pensava che attraverso un'aggregazione si potessero meglio tutelare i concessionari e dare un servizio migliore con delle economie di scala per gli utilizzatori della spiaggia. Per quanto riguarda la legge 33, è in vigore da molti anni, utilizzata in molti rinnovi di concessioni del litorale veneto. Alcuni sindaci hanno avuto la possibilità di utilizzare la legge esistente per garantite l'inizio della stagione balneare con le cessioni rinnovate».
TUTELA DEGLI ESCLUSI
Da sempre Fiba Confesercenti ha esortato il Governo a inserire in una riforma organica tutti i parametri che avrebbero potuto tutelare gli operatori, tra i quali un indennizzo del concessionario uscente in caso non si fosse ri-aggiudicato la concessione dopo una vita di lavoro. «Ricordiamo - aggiunge Vallese - che in quell'attività c'è il riconoscimento della professionalità che da sempre hanno saputo mettere nelle loro aziende. Il Comune di Jesolo è stato tra i primi ad attivare la procedura secondo la legge 33, così sia gli uscenti che i nuovi hanno presentato domande in concorrenza, acuendo gli interessi contrapposti già esistenti. Per questo abbiamo anche dato vita al Consorzio Chioschi, al fine di garantire la possibilità di poter esercitare il proprio lavoro per i prossimi 20 anni attraverso delle sub-concessioni che garantissero loro indipendenza lavorativa».
APERTURA AL DIALOGO
A essere ribadito, ora, è il riconoscimento della professionalità degli operatori esistenti: «Ci mettiamo a disposizione conclude Vallese - per aprire un dialogo tra le società concorrenti a garanzia della permanenza dei nostri soci, in linea con gli importanti investimenti previsti dai piani presentati. Per questo chiediamo al Comune di prorogare le concessioni per un anno, in modo da trovare tutti gli equilibri del caso».