Investito e ucciso da un'auto che non si è fermata, primi esiti dall'autopsia: «Roberto si poteva salvare»

Sabato 13 Aprile 2024
Roberta Borella

CONASono lesioni da impatto quelle che hanno provocato la morte di Roberto Borella. Lo ha accertato l'autopsia eseguita ieri dalla medico legale incaricata dalla procura, Alessia Viero, la quale ha anche evidenziato che il sessantunenne, sbalzato dalla sua bicicletta e finito nel canale Rebosola, la mattina di domenica 7 aprile, non è morto subito: probabilmente, se trasportato tempestivamente in ospedale, si sarebbe potuto salvare.
Gli accertamenti medico legali dovranno ovviamente essere completati ma, se le prime conclusioni dovessero risultare confermate, rischia di farsi pesante la posizione della persona che si trovava al volante della vettura accusata di aver investito il ciclista, che non si è fermata a prestare soccorso.

DUE INDAGATI
Sotto inchiesta per il momento sono finiti in due: si tratta di un ventiduenne di origini romene, residente a Correzzola (Padova), risultato essere il proprietario della vettura, e del compagno di sua madre, un connazionale di 42 anni, che abita nello stesso paese e che, secondo il pm Stefano Buccini, era al volante dell'auto. L'ipotesi d'accusa è di omicidio stradale (articolo 589 bis del codice penale) con l'aggravante dell'omissione di soccorso.
Il grave incidente è avvenuto lungo la provinciale che collega Cantarana e Pegolotte.

Il corpo ormai senza vita di Roberto Borella è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, attorno alle 9.

LE DIFESE
I difensori del quarantaduenne, gli avvocati Augusto Palese e Gianluca Ghezzo, hanno affiancato alla consulente della procura il medico legale Gianni Barbuti, mentre quello dei familiari della vittima, l'avvocata Valentina Gobbi, di Padova, ha nominato quale consulente di parte la dottoressa Silvia Bavaresco di Ferrara. Nessun consulente di parte è stato nominato dai legali dell'indagato ventiduenne, gli avvocati Luca Fogo e Federica Cataldi.
Il prossimo passo della procura sarà, con molta probabilità, quello di disporre una perizia sulla dinamica dell'incidente, anche con l'obiettivo di verificare la compatibilità con le ferite riportate dalla vittima sul lato sinistro, tra cui trauma cranico, trauma toracico e frattura di numerose vertebre.
 

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