MESTRE - Una bravata? Nulla, in questo momento, è da escludere. Sull'incidente occorso in piazza Carpenedo nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando un'auto priva di controllo si è schiantata verso le 4 contro la facciata della chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, non c'è solo il sospetto di un colpo di sonno, ma anche quello di una manovra sciocca, forse per dimostrare qualcosa a qualcuno, e che è finita letteralmente fuori controllo.
Auto impazzita contro la chiesa
La Polizia locale, intervenuta per i rilievi del caso che si sono protratti fino all'alba, ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e vaglia ogni possibile ipotesi per capire cosa sia accaduto. Di certo poteva essere un'altra tragedia della strada. Dai filmati in possesso del Gazzettino si vede la Fiat 500 X arrivare speditamente da via Trezzo, in una piazza deserta nel cuore della notte, non rispettare la precedenza all'incrocio, travolgere una fioriera sul sagrato dopo aver sfiorato un paracarro, e quindi finire distrutta contro la colonna portante di destra del portone della chiesa, a mezza altezza, dopo essersi impennata sui gradini in pietra. Nell'incidente sono rimasti danneggiati anche il corrimano e la bacheca con le epigrafi dei defunti. Se la traiettoria del veicolo non fosse stata, almeno in parte, deviata dall'impatto con la fioriera, probabilmente avrebbe centrato in piedi le porte a vetri e il portone ligneo storico della chiesa, con conseguenze ben più gravi. A bordo c'erano due cugini poco più che ventenni, che avevano trascorso la serata in compagnia e che per fortuna sono usciti incolumi con le loro gambe dall'abitacolo. Il conducente sarebbe risultato positivo all'alcoltest.
Sempre dal video si nota una terza persona accorrere sul posto dal lato di viale Garibaldi e scambiare alcune parole con il passeggero, appena sceso dalla macchina. Non è stato necessario l'intervento dell'ambulanza. Per l'ipotesi del colpo di sonno propende il parroco don Gianni Antoniazzi, tra i primi ad arrivare sul punto dello schianto che in piena notte ha provocato un botto udito distintamente dai residenti nella zona: «Il giovane alla guida - spiega il sacerdote - si è scusato mille volte per quello che aveva appena combinato. Mi ha detto di aver tentato di frenare, ma che il piede andava nello stesso tempo sul freno e sull'acceleratore.