VENEZIA - «Non escludo un incidente intenzionale». A sollevare dubbi sulle cause dello schianto dell’aereo in cui ha perso la vita l’imprenditore tedesco Thomas Wagner è l’uomo che per anni ha lavorato al suo fianco. Konstantin Korosides, responsabile della comunicazione del portale "billiger.de" e per sei anni portavoce di Unister, l’azienda fondata da Wagner e per la quale era venuto a Venezia a caccia di finanziamenti, inizia a sollevare sospetti sul fatto che il Piper con a bordo Wagner, il suo socio Oliver Shilling di 39 anni, un mediatore nell’affare veneziano Heinz Horst di 65 anni e il pilota 73enne Kurt, possa essere precipitato il 14 luglio scorso in Slovenia, dopo essere decollato dal Marco Polo, non a causa del maltempo. Ad avanzare l’ipotesi di un guasto legato al meteo avverso è stata la polizia di Nova Gorica che per prima è intervenuta sul posto della tragedia e ha sempre detto che il pilota si sarebbe lamentato per la presenza di ghiaccio poco prima di precipitare. Ma poi sono emersi i 10mila franchi svizzeri ...
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