Rinasce il piccolo Faro Spignon: da deposito a miniresort esclusivo

Sabato 10 Giugno 2017 di Raffaella Vittadello
Rinasce il piccolo Faro Spignon: da deposito a miniresort esclusivo
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LIDO DI VENEZIA - Che sia un posto remoto è fuori discussione. L'antico faro Spignon, agli Alberoni, all'imbocco dell'omonimo canale che porta alle valli da pesca, è sicuramente fuori mano. Ma al mondo c'è anche chi cerca di appartarsi dalla vita quotidiana, di trovare rifugio in luoghi esclusivi e lontani dalla frenesia per meditare: è su questo che la Floatel Gmnh di Berlino ha puntato per la propria mission aziendale e che ha già ristrutturato tre torri in Germania e un faro in Spagna trasformandoli in minihotel esclusivi con poche camere e tanti comfort. Per questo l'azienda ha partecipato al bando dell'Agenzia del Demanio Valore paese - fari aggiudicandosi una concessione cinquantennale dello Spignon, per una cifra di poco inferiore al milione di euro. O meglio, ammonta a circa 914mila euro la somma dei canoni attualizzati che lo Stato riscuoterà da qui a cinquant'anni.

L'obiettivo però - precisa l'agenzia del Demanio - non è tanto l'introito economico, quanto la valorizzazione del patrimonio immobiliare concesso: l'azienda tedesca ha previsto un investimento di oltre 700 mila euro per trasformare un rudere in un albergo di lusso destinato a coppie che vogliano trascorrere qualche serata guardando il tramonto sulla laguna sud, a lato del canale dei Petroli. Il faro è una costruzione che risale alla seconda metà dell'800, è alto circa 15 metri e serviva per segnalare alle imbarcazioni l'entrata nel porto di Malamocco: il segnale luminoso intermittente era visibile a una distanza di circa 9 miglia nautiche. La superficie dell'isolotto viene quantificata in circa 190 metri quadrati, anche se dipende dalla marea, perchè capita che quando l'acqua cresce possa coprire una parte dell'area utile al calpestio. Oggi viene utilizzata dai pescatori come deposito per le reti da pesca.
Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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