MESTRE - Se chiude il nostro bar, devono chiudere anche tutti gli altri.
BASE PER PUSHER
Quattro giorni fa, il questore di Venezia Maurizio Masciopinto aveva disposto la chiusura per quindici giorni del bar di fronte al suo, il “10Mila”. Il 3 luglio due clienti si erano sfidati a colpi di pugni e coltelli, ma questo era solamente l’ultimo di una lunga serie di episodio. Il provvedimento è figlio di diverse segnalazioni effettuate dai cittadini e, soprattutto prende le mosse dai numerosi elementi raccolti nel corso dei controlli eseguiti dalle forze dell’ordine nelle ultime settimane. In particolare, gli approfondimenti delle forze di polizia avevano evidenziato come il locale fosse divenuto ricettacolo di pregiudicati, di senza fissa dimora, oltre che crocevia dello smercio di sostanze stupefacenti. Nel locale i pusher avevano creato una sorta di quartier generale per gli incontri con i clienti. Nessuno che faceva caso a quanto accadeva e gli affari che giravano a gonfie vele per il mercato della droga.
«Quel ragazzo ha dei precedenti - aggiunge Scala - ed era uno dei clienti di quel bar. Lo conosciamo bene, non è la prima volta che si fa notare».
RACCOLTA FIRME
Scala, insieme ad altri residenti, ha organizzato una raccolta firme per chiedere un presidio di forze di polizia in Riviera XX Settembre. «Non le abbiamo ancora presentate, ma lo faremo presto. Questa situazione è un danno per le attività che lavorano e per i cittadini che vogliono vivere serenamente la Riviera».