Interrogato, Perale tace. La difesa ora punta sull'infermità mentale

Mercoledì 21 Giugno 2017 di ​Monica Andolfatto
Stefano Perale
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MESTRE - Resta in carcere Stefano Perale, il cinquantenne insegnante di inglese accusato di aver ucciso la ragazza russa di cui si era invaghito, Anastasia Shakurova, 30 anni, e il suo fidanzato, l'ingegnere napoletano Biagio Buonomo, 31 anni, da cui aspettava un bambino che sarebbe dovuto nascere nel prossimo autunno.
L'uomo, accusato di duplice omicidio volontario premeditato, è stato interrogato ieri mattina nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore dal giudice per le indagini preliminari Marta Paccagnella, e ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, come anticipato dai suoi legali, gli avvocati Nicoletta Bortoluzzi e Matteo Lazzaro, i quali preferiscono aspettare di poter conoscere tutte le carte dell'inchiesta per decidere la migliore strategia difensiva da adottare. La brutalità del duplice delitto, che appare pianificato nei minimi dettagli, potrà essere sanzionata con il massimo della pena: l'ergastolo. Il magistrato che coordina le indagini, il pm Giorgio Gava, potrebbe contestare all'indagato anche il reato di procurato aborto, lo stesso che in passato fu imputato a Lucio Niero per l'uccisione di Jennifer Zacconi, picchiata a morte a Martellago, senza pietà, nonostante fosse al nono mese di gravidanza. Con molte probabilità, la difesa di Perale proverà a percorrere la strada dell'incapacità di mente, almeno parziale, da provare attraverso una consulenza psichiatrica, ma appare tutta in salita considerata la lucidità con la quale il cinquantenne sembra aver agito progettando e mettendo in atto il duplice omicidio...
 

 

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